Cosa s’intende con TFR nel fondo pensione? Avere una vecchiaia tranquilla economicamente non è un miraggio se si accetta questa soluzione.
Il tema della pensione è tra i più scottanti, specie per tutti quei giovani che un po’ non ci credono più di poter ottenere un posto di lavoro, figuriamoci se si pensa a quello che sarà una volta conclusa la carriera lavorativa. Se per questi aspetti non ci può essere “serenità”, è vero che in ambito pensionistico però si sta cercando di porre in essere la soluzione migliore. Appunto, entra in gioco il TFR nel fondo pensione, ecco perché conviene.
Cos’è il TFR? La sigla indica il Trattamento di Fine Rapporto, ovvero un parte importante delle retribuzione per i lavoratori della categoria dipendente. Subentra il 29 maggio 1982, quando è stata promulgata la legge n. 297. In cosa consiste? E’ una somma che viene garantita al soggetto che non conduce più il rapporto occupazionale in questione, sia che si tratti per dimissioni che per licenziamento o come in questo caso, per pensione. Ma cos’è questa sigla nell’ambito della pensione? Cosa vuol dire?
Significa che non si tratta di porre in essere una scelta banale, anche se si tratta di poche decine di migliaia di euro! Ecco cosa sapere per ottenere il massimo vantaggio dalla suddetta situazione.
TFR nel fondo pensione, ecco quali sono le differenze
Come già accennato, si parla di una scelta di una certa importanza, non di una questione di poco conto. Infatti, si tratta di una decisione di cui può disporre unicamente il lavoratore secondo il sistema legislativo italiano. Secondo la legge, tutti i lavoratori devono ricevere il TFR, e il capitale va valutato secondo parametri precisi. Ma nello specifico, cosa significa trasferirlo nel fondo pensione?
Per capire la questione, bisogna fare il punto della situazione: qualora non si possa attendere la fine del rapporto di lavoro, si può richiedere in anticipo? Sì, ma secondo i termini stabiliti dal Ministero dell’Economia, fino al 30 giugno 2024 e con il limite di importo massimo di 45 mila euro. Si può richiedere se si è lavorato negli ultimi otto anni e in maniera consecutiva nella stessa azienda. Ma è qui che si rivela il maggior vantaggio nello spostare il TFR nel Fondo pensione.
Di norma, il valore che deve essere tenuto in considerazione per determinare l’importo, è quello del 70% rispetto l’importo maturato. Ma c’è una novità, quest’ultimo può salire fino al 75%, avvalorando così una tassazione molto più favorevole ed aumentando la condizioni di risparmio. Possono trasferire tutti il TFR nel fondo pensione?
No, solo chi ha necessità importanti, come il dover necessariamente acquistare un immobile per il figlio, chi deve ristrutturare una casa che diventa prima abitazione o riscattarne una occupata. Infine, anche chi ha problemi di salute o familiari può usufruire di questa misura.