Sembra che il Superbonus sia nuovamente alle porte. Cerchiamo di capire insieme come funziona e cosa potremmo fare.
Il Superbonus è stato messo in campo dal Governo nella speranza di far riprendere il Paese dalla crisi post-pandemica. Il Decreto Rilancio nella sua prima versione consentiva ai richiedenti proprietari di immobili di detrarre al 110% le spese per gli interventi sostenute nel periodo che andava dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, arco temporale comunque considerato insufficiente.
Analizzeremo dunque, in questo articolo, i numeri del Superbonus, attraverso il report fornito da Enea e le successive proroghe.
Secondo il report Enea di agosto 2021 sull’utilizzo del superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica, sono state registrate 37.128 certificazioni, i cui importi sono così ripartiti:
Solo nei primi 11 mesi a partire dall’1 ottobre 2020 è stata registrata una media mensile di 3.375 asseverazioni, con una spesa di:
Con il Decreto Semplificazioni-bis si è registrato un numero decisamente crescente di agevolazioni, e le medie mensili delle certificazioni, rispetto allo stesso periodo precedentemente esposto, sono salite di ben 5 volte a 16.984, con i seguenti importi:
A partire da dicembre 2021, vi sono state ulteriori impennate degli interventi ammessi a detrazione e nello specifico nei mesi di dicembre 2021, giugno 2022, settembre 2022, dicembre 2022 e marzo 2023.
Per la conclusione dei lavori avviati, il Governo ha previsto l’erogazione del superbonus nei seguenti casi. Se abbiamo abitazioni unifamiliari, con la scadenza al 31 dicembre è previsto il nuovo superbonus 90% per gli interventi avviati a partire dall’1 gennaio 2023 per le unifamiliari che al 30 settembre 2022 hanno completato il 30% dell’intervento complessivo.
Se invece era stato richiesto il superbonus da un Condominio, l’orizzonte temporale per accedere al superbonus 90/110% termina il 31 dicembre 2023 con un vincolo che dovrà essere del 60%. In questo modo vengono concessi tre mesi in più per terminare il 40% dei lavori, periodo considerato comunque insufficiente per le ditte erogatrici.
La proroga è stata inserita nella legge di conversione del Decreto Legge n. 104/2023 e permetterà un avanzamento dei lavori per i tanti condomini rimasti con i lavori in sospeso e i ponteggi montati da oltre un anno. Ma fate sempre attenzione a tutte le tempistiche e se avete dubbio chiedete sempre al vostro commercialista.