Fioccano gli avvisi dell’Agenzia delle Entrate: i motivi dei controlli e cosa potrebbe accadere. Tutte le novità annunciate dal Fisco.
Utilizzare i dati provenienti dalla fatturazione elettronica incrociandoli con quelli dei conti correnti. Questa è l’idea dell’Agenzia delle Entrate che punta al miglioramento delle analisi.
L’obiettivo non è solo quello di provvedere ad eventuali sanzioni, ma anche di promuovere un confronto con il contribuente. Di fatto, quindi, si aprirebbe un processo di accertamento e al contempo un contraddittorio con la stessa Agenzia. Entriamo meglio nel dettaglio.
Di cosa si tratta
L’Agenzia delle Entrate ha ribadito che si occuperà principalmente di multinazionali che superano i 750 milioni di euro (fatturato annuo). Attenzione anche alle partite Iva denominate “apri e chiudi”: nel solo 2023 sono state quasi 2.500 i provvedimenti di cessazione d’ufficio.
Un confronto fra contribuente e Agenzia che dovrebbe così partire già dalla istruttoria preliminare, prima quindi della contestazione di una violazione, così come nella fase di definizione del contenzioso. In questo frangente, infatti, il Fisco potrebbe proporre degli accordi e quindi risolvere le varie controversie. I numeri parlano chiaro e quindi oltre 9 multinazionali su 10 saranno sottoposte ad attenti controlli.
Ma cosa prevede il piano formulato dall’Agenzia delle Entrate? Fra le innovazioni, oltre al potenziamento della gestione telematica nei rapporti con i contribuenti, ci saranno le lettere di compliance. Non mancano però le novità in merito ad altre procedure, destinate al contribuente, permettendo di ricevere le informazioni tanto attese.
Gli esperti li chiamano alert per le autocorrezioni da apporre e dovrebbero quindi riguardare chi riceverà l’invito della compliance. Effettuare un versamento, richiedere assistenza e presentare la documentazione: tutto questo si potrà fare su una sola piattaforma.
Altro dettaglio da non sottovalutare è la tax compliance. Si tratta del rispetto degli obblighi fiscali, da parte dei contribuenti, posto come obiettivo fondamentale nel Piano nazionale ripresa e resilienza. E proprio per questo, sempre seguendo il PNRR dell’Agenzia, dovrebbero essere spedite oltre 3 milioni di lettere. I numeri sono importanti e non sono dati lanciati per puro caso, anzi.
Si potranno così informare i contribuenti su errori e omissioni rinvenute durante i controlli (di natura automatizzata ndr): l’invito sarà quello di mettersi in regola. Farlo è fondamentale per evitare di incappare nel circolo delle sanzioni, con tutte le conseguenze dei singoli casi.