Il primo caso va in prescrizione, ma lo fa ancora una volta: ora rischia grosso

La prima volta era stato salvato dalla prescrizione, ora un uomo rischia davvero una condanna esemplare. La vicenda ha sconvolto l’intera città.

E’ finito ancora in aula di tribunale un uomo di 76 anni per la stessa accusa che diversi anni fa era caduta in prescrizione. La vicenda è stata raccontata da Il Messaggero. Il caso ha sconvolto l’intera Italia e non solo la provincia di Teramo. Ora nei prossimi mesi andrà avanti il processo per arrivare ad una sentenza nel giro di davvero poco tempo.

Violenza bis processo anziano
Un uomo è stato arrestato per una seconda violenza – abruzzo.cityrumors.it – foto Pixbay

La speranza delle vittime e dei loro familiari è quella di arrivare ad una condanna definitiva e, non come successo dieci anni fa, ad una pena parziale caduta poi in prescrizione. Ma andiamo a vedere nei dettagli cosa è successo.

La ricostruzione della vicenda

Violenza bis processo anziano
La bambina è stata violentata dallo zio – abruzzo.cityrumors.it – foto Pixbay

Andiamo a vedere nei dettagli cosa è accaduto. Dieci anni un uomo di 76 anni era stato condannato per una violenza sessuale nei confronti della nipote. Era stata la stessa ragazza a denunciare la vicenda. Il processo aveva portato ad una pena di otto anni di reclusione confermata anche in secondo grado. In Cassazione, però, tutto è caduto in prescrizione e, quindi, l’uomo è rimasto in libertà.

A distanza di dieci anni, però, un’inchiesta bis per la stessa vicenda. L’uomo, infatti, nell’agosto del 2022 avrebbe violentato un’altra nipote. Una vicenda che ora è sotto la lente d’ingrandimento dei giudici. La speranza da parte dei familiari è che si possa arrivare ad una condanna definitiva per chiudere definitivamente una pagina non semplice da dimenticare.

L’uomo è agli arresti domiciliari

Violenza bis processo anziano
Attualmente l’uomo si trova agli arresti domiciliari – abruzzo.cityrumors.it – foto Pixbay

Per il momento l’uomo si trova agli arresti domiciliari (da un anno), ma si attende la sentenza per capire se la misura detentiva sarà confermata oppure no. Nel primo processo era stato condannato a otto anni di reclusione e nei prossimi mesi vedremo se i giudici decideranno se ribadire la decisione presa ormai dieci anni fa oppure mettere una sentenza differente.

Di certo si tratta di una vicenda che ha sconvolto l’intero Abruzzo ed ora i familiari delle vittime si aspettano una condanna per mettersi definitivamente alle spalle un periodo non facile.

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