Ricorsi per autovelox 2025, il Ministero cambia tutto di nuovo: che succede con le multe

Diventa sempre più spinosa la vicenda decreto autovelox, che vede ora una controversa discesa in campo da parte di Matteo Salvini. Cosa ha fatto il ministro di tanto discusso.

La questione relativa agli autovelox annunciata in questi ultimi giorni ha creato molte discussioni. Ed ora si aggiunge altra carne al fuoco delle polemiche, con l’intervento diretto di Matteo Salvini. Il ministro dei Trasporti ha deciso di sospendere il cosiddetto decreto autovelox, giustificando questa sospensione con la necessità di dovere procedere con degli approfondimenti ritenuti necessari. Il comunicato firmato direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti risale alle scorse ore.

Il decreto autovelox riguardava la annunciata omologazione di tutti quei dispositivi di rilevamento della velocità installati dopo il 13 agosto 2017. E per omologazione di intende un provvedimento d’ufficio, anche nei confronti di quei macchinari che non sono mai stati oggetto di riconoscimento ufficiale né di collaudo e tarature di rito.

Cosa prevede la nuova legge sugli autovelox?

La omologazione è ritenuta necessaria per potere fare si che l’autovelox venga riconosciuto come legittimo, stessa cosa per le multe comminate tramite lo stesso. Per gli automobilisti che sono alle prese con delle sanzioni non ci sono buone notizie.

Lo stop imposto da Salvini al decreto autovelox comporterà ulteriori ricorsi alle multe comminate da autovelox non omologati. Tale decreto invece aveva come scopo proprio quello di ridurre le contestazioni con la sua entrata in vigore in calendario per il prossimo mese di luglio.

C’è l’art. 142 del Codice della Strada che regolamenta le sanzioni in materia di violazione dei limiti di velocità. E ci sono autovelox per l’appunto non omologati che hanno prodotto le segnalazioni e relative contravvenzioni.

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Quando gli autovelox non sono a norma?

Obiettivo del decreto autovelox era frenare tutto il marasma venutosi a creare per via dei troppi ricorsi inoltrati dagli automobilisti. La soluzione di tale ddl, da inserire in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2025, era quella di omologare d’ufficio, da luglio in poi, i dispositivi con approvazione successiva al 13 agosto 2017. Ed il decreto autovelox avrebbe condotto alla disattivazione oppure alla continuazione di un operato non legittimo di svariati autovelox presenti in tutta Italia.

Con lo stop imposto da Salvini per portare avanti ulteriori approfondimenti così non sarà. Ciò vuol dire anche che le multe giunte dagli autovelox contestati, approvati in data antecedente il 13 agosto 2017 ed ancora funzionanti, avrebbero conosciuto un annullamento.

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Per farla breve, il decreto autovelox costituiva in una sorta di sanatoria il cui scopo era porre fine alle diatribe legate alle multe ricevute dagli automobilisti. Il fermo di Salvini farà in modo che multe e ricorsi continueranno invece ad esserci. E permane sempre anche l’idea, nella testa di molti, che gli autovelox siano un modo per fare soldi facili da parte di diverse amministrazioni comunali.