Sostituendo questo pezzo del condizionatore almeno ogni sei mesi possiamo evitare di trovarci sgradite sorprese in bolletta.
È un fatto: a un certo punto, non si sa bene perché, ci accorgiamo che il nostro condizionatore non raffredda più come prima. Un bel problema nelle giornate estive sempre più afose degli ultimi anni. Sono molteplici le ragioni che possono portare a un guasto o a un malfunzionamento del condizionatore.
Tanto più che non si tratta solo del fresco che viene a mancare, ma anche di tasche che si vengono a svuotare con più rapidità. Una diminuzione dell’efficienza del nostro condizionatore comporta anche un aumento del consumo di energia. Il che, tradotto in soldoni, non è una buona notizia per i bilanci sempre più magri delle famiglie italiane.
All’origine di tutto – del cattivo funzionamento e delle spese più salate in bolletta – è facile che ci sia un determinato pezzo del condizionatore. Dovremmo cambiarlo almeno ogni sei mesi per mantenere il nostro apparecchio in perfetta efficienza. Ecco a quale componente del condizionatore dobbiamo prestare particolare attenzione.
Condizionatore, il pezzo da cambiare ogni sei mesi per non spendere tanto in bolletta
Spesso facciamo poco caso al filtro del condizionatore. Eppure si tratta di una parte cruciale che ci garantisce aria pulita e efficienza energetica, oltre a assicurare una lunga vita al nostro apparecchio. Sta di fatto che spesso e volentieri è facile dimenticarsi di sostituirlo. Il filtro del condizionatore è prezioso perché cattura polvere, polline, peli di animali e altre particelle nocive che gravitano nell’aria.
Un filtro intasato è negativo per l’aria che andiamo a respirare e compromette anche l’efficienza del condizionatore facendo schizzare verso l’alto le bollette. Come facciamo a capire quando il filtro va cambiato? Prestiamo attenzione a segnali come il cattivo odore (segno che i filtri sono sporchi), la fatica a raffreddarsi, l’aumento dei consumi in bolletta (indice di una perdita di efficienza che porta il condizionatore a lavorare di più) ma anche un insolito aumento di allergie o di problemi respiratori.
Tutti i segnali che stanno a indicare la necessità di sostituire il filtro. Ogni quanto? Dipende dalla tipologia di filtro: i filtri a carboni attivi vanno sostituiti ogni sei mesi. Per quelli catalitici, più potenti e in grado di eliminare anche virus e batteri, può bastare una sostituzione all’anno. Ci sono poi i filtri specifici per allergie, gli antibatterici e via dicendo. Per capire quale sia la frequenza di sostituzione consigliata è indispensabile consultare il manuale del nostro condizionatore.