Hai mai pensato che lavare meno i tuoi vestiti possa farti risparmiare? Saresti disposto a intraprendere questa strada?
Sostengono queste idee personaggi del calibro di Brad Pitt, Leonardo DiCaprio e Charlize Theron. Qualcuno potrebbe chiedersi, perché proprio io dovrei oppormi? Sempre più persone lavano “poco” i propri vestiti come mossa ecologista, ma anche di risparmio economico. E tu, cosa pensi di questa pratica che sta prendendo sempre più piede?
Sappiamo bene quanto stia soffrendo il nostro pianeta. L’inquinamento, prodotto, a vario titolo, da industrie, auto, elettrodomestici e prodotti chimici sta causando una serie di ripercussioni a cascata. Il riscaldamento globale, di cui, probabilmente, patiremo gli effetti nell’estate ormai alle porte, è solo uno di essi. Potremmo per esempio menzionare catastrofi ed eventi estremi, sempre più ricorrenti su tutti gli angoli del globo.
Ovviamente, ogni buona pratica può essere utile. Per questo, sempre più persone, stanno decidendo di lavare “poco” i propri vestiti e di utilizzarli molte volte prima di lavarli in casa o di portarli in lavanderia. Questo, evidentemente, ha un impatto positivo sull’ecologia. Ma anche sul portafogli. Sappiamo bene quanto l’inflazione abbia eroso e stia erodendo il nostro potere d’acquisto. Il costo dell’energia è sempre più alto. Insomma, la domanda è: ogni quanto tempo lavi i tuoi vestiti dopo averli indossati?
L’igiene dell’abbigliamento
L’industria della moda è un vero e proprio colosso, generando solo in Italia un fatturato di oltre 100 miliardi. Peraltro, ha un impatto ambientale molto significativo, dato che contribuisce anche all’8-10% delle emissioni globali di CO2, pari a 4-5 miliardi di tonnellate all’anno.
Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, le emissioni dell’industria tessile potrebbero aumentare del 60% entro il 2030, mentre ogni anno vengono scartate 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili. Insomma, notizie non di certo confortanti, visto quanto abbiamo fin qui detto circa la salute del nostro pianeta.
Per questo, il movimento “No wash” sta guadagnando terreno come una nuova tendenza che promuove un approccio sostenibile all’igiene dell’abbigliamento. Sostenuto da esperti di moda sostenibile, ambientalisti e appassionati di moda, ma anche, come abbiamo detto, star del cinema e del jet set, il movimento incoraggia a ridurre la frequenza dei lavaggi dei vestiti per preservarne la bellezza e la durata, oltre a ridurre gli sprechi di acqua ed energia.
Lavare meno i vestiti aiuta a risparmiare grandi quantità di acqua. Inoltre, le lavatrici e le asciugatrici consumano molta energia. Riducendo la frequenza dei lavaggi, si può significativamente diminuire il consumo energetico, contribuendo a ridurre le bollette e l’impatto ambientale.
I lavaggi frequenti deteriorano i tessuti, costringendo le persone a comprare nuovi abiti più spesso. Lavare meno significa che i vestiti dureranno di più, riducendo la necessità di nuove produzioni e, quindi, l’inquinamento.
Inoltre, molti sostengono che meno lavaggi significhi meno usura degli indumenti e una minore necessità di acquisti frequenti, portando a un risparmio economico per i consumatori. E tu, cosa farai? Aderirai al movimento “No wash”?