Le tasse di successione sull’eredità gravano sugli eredi in percentuali variabili: in questi modi (legali) si possono anche dimezzare. Ecco che cosa devi sapere.
Quando una persona cara viene a mancare bisogna fare fronte a vari oneri. Da una parte, ovviamente, bisogna affrontare il dolore della perdita e dall’altra una serie di oneri burocratici relativi all’eredità. In altre parole gestire i beni mobili e immobili del de cuius che passano agli eredi può diventare un vero e proprio onere, sia pratico che economico.
In particolare bisogna considerare la tassa di successione, che grava sugli eredi in percentuali variabili. Essa si applica in particolare sui beni immobili e può comportare una riduzione effettiva anche consistente dell’eredità. La tassa si successione sugli immobili si applica secondo le seguenti aliquote.
Coniuge e parenti in linea diretta versano il 4%, ma solo sugli importi eccedenti (franchigia) 1 milione di euro. Fratelli e sorelle il 6%, sugli eccedenti 100mila euro. I parenti fino al quarto grado versano il 6% senza franchigia. Infine gli eredi con disabilità possono beneficiare di una franchigia di 1,5 milioni di euro, oltre la quale va versato l’8%. Ferme restanti le altre condizioni che si applicano in base al grado di parentela.
Come ridurre l’importo delle tasse di successione: i modi legali per farlo
Ma ci sono modi legali per ridurre questo onere fiscale a carico degli eredi? La risposta è sì. Esistono diverse soluzioni per ridurre l’aggravio fiscale sull’eredità. Innanzitutto bisogna considerare le le aliquote sopra elencate si applicano singolarmente per ogni erede, di conseguenza suddividere l’eredità secondo le quote di legittima può tornare utile.
Per i coniugi bisogna poi considerare un’eventuale comunione dei beni. In tal modo si otterrà un risparmio sulla parte spettante al coniuge, pur riducendo il patrimonio del 50%. Vi sono poi delle azioni da svolgere quando si è ancora in vita.
Nello specifico si può ricorrere a donazioni con usufrutto, poiché in tal caso le imposte si riducono. Inoltre in molti casi è possibile accedere alle agevolazioni prima casa che riducono ulteriormente gli oneri fiscali.
E per quanto riguarda i beni mobili? Una delle soluzioni ideali è ricorrere a delle polizze assicurative sulla vita, le quali non sono soggette alla tassa di successione. Come le polizze vita anche i titoli di Stato italiani e UE, i titoli di debito pubblico, quelli di risparmio postale o i buoni del tesoro non sono soggetti a questa imposta.
Di nuovo: la comunione dei beni, la quale permette di prelevare la propria parte di eredità e di calcolare solo sulla rimanente l’imposta di successione.