Pensioni, non solo quattordicesima: a luglio l’INPS paga 630 euro in più, ma non per tutti

Novità in arrivo sulle pensioni. A luglio non solo c’è grande attesa per la quattordicesima, ma l’INPS ha comunicato che darà 630 euro in più: ecco a chi.

Luglio è un mese importante per pensionati e lavoratori, perché gli assegni vengono arricchiti dalla quattordicesima mensilità per coloro che rispettano determinati requisiti. L’erogazione della somma aggiuntiva sarà automatica e l’INPS dovrà procedere entro il 31 luglio a consegnare la misura a coloro che hanno compiuto almeno 64 anni di età.

barattolo con monete rovesciato, scritta e logo INPS
Pensioni, non solo quattordicesima: a luglio l’INPS paga 630 euro in più, ma non per tutti – abruzzo.cityrumors.it

La quattordicesima viene pagata a circa 3 milioni di pensionati in Italia, con un importato che può arrivare fino a 655 euro, nel migliore dei casi. Ma questa, per alcuni, non è la sola misura attesa nel mese di luglio. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha già comunicheranno che arriveranno 630 euro netti sul cedolino della pensione, al di là della quattordicesima mensilità.

Si tratta di misure diverse e i 630 euro in più rappresentano una vera e propria pensione aggiuntiva. Entrando nel dettaglio, ci si riferisce al pagamento del secondo semestre 2025 per chi prende una pensione molto bassa, tanto che l’INPS ha previsto delle regole difformi per quanto riguarda l’accredito. Andiamo a vedere nel dettaglio.

Pensioni, quali sono gli assegni bassi che ricevono 630 euro netti: cosa dice la legge

Per molte persone pensionate arrivare a fine mese è davvero complicato, soprattutto per chi ha un assegno pensionistico molto basso. Come già anticipato, è a loro che l’INPS si riferisce quando ha comunicato che presto arriveranno i 630 euro netti. Tale misura è stata stabilita dal decreto ministeriale del 25 marzo 1998, quando le pensioni sono molto basse vengono pagate in anticipo e i ratei vengono accorpati in una o due soluzioni annue.

soldi sul tavolo e scritta pension
Pensioni, quali sono gli assegni bassi che ricevono 630 euro netti: cosa dice la legge – abruzzo.cityrumors.it

In tanti si chiederanno se è davvero possibile che ci siano assegni pensionistici così bassi. Purtroppo la risposta è sì, soprattutto con il calcolo contributivo dove sulla cifra dell’assegno si tiene in considerazione esclusivamente la contribuzione versata. Basti pensare a tutti coloro che ottengono la pensione di vecchiaia con appena 5 anni di lavoro e contributi versati.

Tra gli esempi bisogna riportare anche coloro che decidono di uscire dal mondo del lavoro a causa di una invalidità, beneficiando appunto di un assegno per il quale è sufficiente aver versato 5 anni di contributi allo Stato: ci si riferisce soprattutto all’Assegno ordinario di invalidità. Ma sottolineiamo anche chi beneficia di una quota pensionistica di reversibilità che potrebbe ritrovarsi con un importo così basso.

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Pensioni basse che a luglio avranno 630 euro dall’INPS: i beneficiari

Il decreto del 1998 sopra citato, stabilisce che quando l’importo della pensione è al di sotto del 2% del trattamento minimo (quest’anno è pari a 603,40 euro) il pagamento deve avvenire in una sola soluzione nel mese di gennaio. Quindi, in questo caso specifico, sono dodici mensilità più la tredicesima.

calcolatrice sul tavolo con penna e soldi
Pensioni basse che a luglio avranno 630 euro dall’INPS: i beneficiari – abruzzo.cityrumors.it

Un discorso diverso, invece, bisogna fare quando gli assegni pensionistici superano il 2% del trattamento minimo ma rimangono entro il 15%, quindi comunque sono considerate basse. In questo caso, il pagamento viene fatto in due rate semestrali: la prima è a gennaio, mentre la seconda è a luglio, appunto.

Tali limiti sono arrotondati a 5 euro per difetto, proprio per questo motivo nel 2025 le soglie da prendere in considerazione sono quella tra i 10 e 90 euro. Entrando nel dettaglio della questione: se la cifra è compresa tra 0,01 e 10 euro la misura viene erogata a gennaio, con un importo massimo che sarà di 130 euro; se la cifra è compresa tra 10,01 e 90 euro, il pagamento arriva in due rate.

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Dunque, come si può notare, a luglio arriva il saldo dell’anno corrente per i pensionati che si trovano nella seconda fascia (quella tra 10,01 e 90 euro). Nei casi migliori, dunque, per coloro che hanno un importo di 90 euro, sono 630 euro netti in più: 540 euro di pensione e 90 di tredicesima.

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