Ci sono novità molto importanti in merito ai trattamenti pensionistici: ecco come cambiano i cedolini e chi riceverà più soldi
Il 2024 porta con sé una serie di novità riguardanti non solo lavoratori e agevolazioni ma anche per i pensionati. Misure presenti nella Legge di bilancio che troveranno forma nei prossimi mesi e che si concretizzeranno negli importi indicati sui cedolini di milioni di italiani.
Si tratta, lo diciamo subito per sfatare ogni dubbio, di buone notizie dal momento che gli importi potrebbero aumentare per molti di loro. Ma in che modo varierà la pensione e quanti soldi si potrebbero ricevere in più? Ve lo spieghiamo in modo dettagliato.
Pensioni, come cambiano gli importi nel 2024: tutte le novità
L’Inps ha fornito una serie di dettagliate spiegazioni in una circolare andando ad indicare anzitutto gli importi aggiornati legati alla rivalutazione provvisoria a sua volta collegata all’andamento inflazionario. Cominciando con i trattamenti minimi che beneficeranno di un prezioso incremento di 50 euro in più al mese raggiungendo i 614 euro.
Si tratta di un importo stabilito dalla rivalutazione eccezionale delle pensioni e che prevede in aggiunta anche il riconoscimento di un ulteriore incremento pari al 2,7%. Da qui il passaggio prima a 598,61 euro come già previsto dalla legge di bilancio 2023 ed infine a 614 euro.
È importante indicare questo importo perché da esso dipendono anche gli altri valori aggiornati della rivalutazione provvisoria sulla base del tasso Istat indicato nel 5,4%. Infatti per quanto riguarda gli assegni fino a 2270 euro lordi mensili ovvero pari a quattro volte il trattamento minimo, la rivalutazione sarà del 100%.
Si andrà poi progressivamente a scendere passando all’85% per i trattamenti tra quattro e cinque volte il minimo ovvero tra 2270 e 2840 euro lordi. Le altre percentuali di rivalutazione sono del 53, del 47, del 37 e del 22% rispettivamente per le pensioni tra cinque e sei volte, tra sei e otto volte, tra otto e dieci volte e oltre dieci volte le minime
A questo si aggiunge inoltre l’applicazione delle nuove aliquote Irpef che prevedono un accorpamento dei precedenti due scaglioni. Tutti i redditi fino a 28mila euro ricadranno, dal 2024, nell’aliquota del 23% pertanto quelli superiori a 15mila euro beneficeranno rispetto al 2023 di un risparmio del 2%.
Resteranno invece invariate le aliquote per i redditi tra 28 e 50mila (35%) ed oltre i 50mila euro (43%). Per fare un esempio chi ha un reddito da pensione di 28mila euro risparmierà fino a 260 euro.