Brutte notizie per quanto riguarda i pensionati. L’Inps ha comunicato lo stop momentaneo dei versamenti e le nuove date in cui saranno date
Nella giornata di ieri i pensionati si sono svegliati con una brutta sorpresa: sul proprio conto non hanno trovato il solito cedolino dell’Inps. In molti si sono subito mobilitati per capire meglio cosa stava succedendo e le diversi sedi locali dell’Inps hanno ricevuto centinaia di chiamata da italiani allarmati perché non hanno ricevuto il consueto accredito mensile.
Ed è stato proprio l’istituto a chiarire meglio quanto successo e spiegare il perché dell’assenza del cedolino. Un piccolo ritardo dovuto a delle questioni tecniche per quanto riguarda i pagamenti. La situazione comunque a breve ritornerà alla normalità e per questo motivo non c’è nulla da preoccuparsi. Ma si può dire che per i pensionati è stato vissuto un inizio di gennaio assolutamente preoccupante proprio per l’assenza del cedolino sul proprio conto.
Il perché del ritardo e quando sarà pagata la pensione
Niente paura: il ritardo della pensione di gennaio è dovuto ad un piccolo problema tecnico. Come spiegato dalla stessa Inps, l’accredito è, infatti, previsto il primo giorno del mese bancabile. Di conseguenza il pagamento per questo mese era in programma il 2 gennaio e non, come accade sempre, il 1°.
Questo significa che l’accredito sul conto è arrivato con un giorno di ritardo e quindi venerdì 3. Un piccolo ritardo strettamente dovuto al fatto che il mese di gennaio è iniziato con una festa. L’INPS, comunque, ha preferito tranquillizzare tutti visto le chiamate arrivate da pensionati allarmati. La situazione nelle ultime ore è ritornata alla normalità ed ora sul conto degli italiani c’è il tanto atteso cedolino.
Ricordiamo che questo di oggi è il primo accredito con il piccolo aumento previsto per tutte le pensioni. Un incremento minimo, ma che comunque consente di avere qualcosina in più per arrivare a fine mese.
Da cosa dipende l’aumento
L’aumento delle pensioni avviene ormai annualmente. Infatti, ogni fine mese il cedolino viene rivalutato in base alla crescita dell’inflazione e, di conseguenza, al costo della vita. Per questo 2025 l’indice provvisorio è pari allo 0,8% e per questo motivo è prevista una crescita minima del cedolino. Poi naturalmente nei prossimi mesi si capirà se l’incremento sarà confermato oppure no e, di conseguenza, ci sarà un conguaglio in positivo oppure in negativo.