I titolari di Legge 104 possono accedere a delle forme di pensionamento anticipato anche durante il 2025: quali sono e come inoltrare domanda.
Tra le varie agevolazioni di cui possono usufruire i titolari della Legge 104, introdotta nel 1992 con l’obiettivo di garantire un adeguato sostegno agli individui disabili e ai familiari che li assistono, rientrano anche delle forme di pensionamento anticipate.

Questi particolari meccanismi sono stati confermati, attraverso l’ultima Legge di Bilancio, anche per il 2025, ma è necessario rispettare specifici requisiti per poter accedere a tali forme che, precisiamo, non sono rivolte solo ai titolari di Legge 104. Nel prossimo paragrafo analizziamo quali sono queste forme che consentono di lasciare il lavoro in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia ed i requisiti richiesti.
Caregiver e persone con disabilità, le forme di pensionamento anticipato disponibili
La Legge di Bilancio 2025, approvata a dicembre dal Governo, al suo interno ha previsto anche la proroga di alcuni meccanismi che consentono di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia. Tra questi rientrano Ape Sociale e Opzione Donna a cui possono accedere anche i titolari di Legge 104.

L’Ape Sociale non rappresenta una vera e propria pensione anticipata, ma un’indennità percepita sino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Questa è rivolta ai lavoratori che hanno raggiunto 63 anni e 5 mesi di età, maturato almeno 30 anni di contributi e appartengono alle seguenti categorie: caregiver che assistono un familiare da almeno 6 mesi al momento della domanda; disoccupati; invalidi civili con almeno il 74% di invalidità; lavoratori che hanno maturato 36 anni di contributi, di cui almeno 7 degli ultimi 10 impiegati in attività gravose.
Ad Opzione Donna, invece, come si evince anche dal nome, possono accedere solo le lavoratrici, ma devono rispettare i seguenti requisiti: 61 anni di età e raggiunto un’anzianità contributiva di almeno 35 anni. Per quanto concerne il requisito anagrafico, questo si abbassa di un anno per ogni figlio sino ad un massimo di due anni (60 anni con un figlio; 59 anni con almeno due figli). Non solo, le lavoratrici devono rientrare in una delle seguenti categorie: caregiver (assistenza ad un familiare disabile da almeno sei mesi); invalide con disabilità accertata almeno al 74%; licenziate o assunte in aziende in crisi. In questo caso sono previste delle finestre mobili, un periodo tra la maturazione dei requisiti e la decorrenza della pensione: 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 per le lavoratrici autonome.
In entrambi i casi, i requisiti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2025 e bisogna inoltrare all’Inps la domanda attraverso il portale online o rivolgendosi ad un intermediario abilitato come Caf o patronati.