Uno dei prodotti di punta del mercato italiano è, spesso, oggetto di truffe. Vediamo come ci ingannano riguardo all’olio evo.
L’olio extra vergine di oliva è uno dei nostri prodotti di “punta”, una delle nostre eccellenze, uno dei nostri orgogli nel mondo. Non potrebbe esistere la dieta mediterranea senza questo meraviglioso “oro” ricco di grassi buoni e di sostanze antiossidanti che svolgono un’azione benefica sul nostro cuore.
Purtroppo quando un prodotto è così pregiato, spesso diventa oggetto di truffe da parte di personaggi poco trasparenti che puntano ai guadagni più che a offrire un prodotto di qualità. Spesso sono stati scoperti produttori che spacciavano per olio extra vergine di oliva italiano, un prodotto proveniente dall’estero.
In altri casi, invece, veniva spacciato come olio nuovo, l’olio di annate precedenti. Ora è stata scovato un nuovo inganno che danneggia moltissimo le tasche dei consumatori: una truffa ben architettata da alcune fabbriche, una truffa davvero difficile da scoprire e in cui tutti noi almeno una volta siamo cascati.
L’olio extra vergine di oliva è da anni, ormai, terreno fertile su cui costruire truffe. Da un lato, infatti, abbiamo la siccità e l’inflazione che impongono prezzi più alti, dall’altro lato ci sono famiglie che vogliono risparmiare. Le due istanze sono, spesso, inconciliabili e i truffatori hanno gioco facile.
Talvolta olii esteri o, addirittura, olii di semi vengono mescolati e poi spacciati per olio extra vergine di oliva a d un prezzo più basso in modo da sbaragliare – in modo illegale – la concorrenza. A questo si aggiunge la politica dei supermercati che puntano sempre più sul sottocosto per aiutare le famiglie ma remando contro i piccoli produttori autoctoni.
Le due truffe più comuni – stando a quanto riferito da fonti bene informate – riguardano la qualità e la quantità dell’olio. Sulla qualità, come abbiamo già spiegato, la truffa consiste nello spacciare per olio extra vergine di oliva italiano, dell’olio estero oppure nello spacciare per olio extra vergine di oliva del semplice olio di oliva o degli olii di semi mescolati tra loro.
C’è poi la truffa sulla quantità. In molti frantoi interni alle aziende i macchinari sono tarati in maniera che nelle latte da dieci litri, ne finiscano solo nove. Queste frodi avvengono principalmente sulle latte di grandi dimensioni, da dieci o venti litri in quanto è più difficile effettuare controlli. Di conseguenza il consumatore finale paga più di quello che effettivamente acquista.
Sulla quantità è quasi impossibile salvarsi e, infatti, in questa truffa ci siamo cascati tutti almeno una volta. Per quel che riguarda la qualità, invece, si possono ridurre al minimo i rischi acquistando, per quanto si può, da piccoli produttori del territorio e ricordandoci sempre che un prodotto italiano di qualità non può mai scendere al di sotto di un certo prezzo.