L’INPS fa felici i pensionati, ad agosto arrivano più soldi: ma solo loro possono esultare

Alcuni pensionati possono festeggiare perché l’INPS ad agosto manderà assegni più onerosi. Non tutti però possono esultare: ecco che cosa sapere, tutti i dettagli.

Luglio è stato sicuramente un mese importante per coloro che hanno diritto alla pensione, visto che alcuni di loro si sono ritrovati con un assegno più alto grazie alla quattordicesima. Tuttavia, anche il mese di agosto porta con sé diverse novità che arrivano direttamente dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

donna e uomo al pc, logo inps
L’INPS fa felici i pensionati, ad agosto arrivano più soldi: ma solo loro possono esultare – abruzzo.cityrumors.it

Tanti pensionati hanno l’abitudine di osservare dettagliatamente il cedolino mensile, i quali hanno di sicuro notato la presenza di alcune voci in trattenuta a titolo di IRPEF ed addizionali regionali e comunali. Le voci di questi importi non sono casuali dal momento che l’INPS, che è il soggetto che ha il compito di erogare la prestazione pensionistica, deve sostituirsi all’Erario e quindi recuperare la tassazione dei redditi pensionistici.

Tuttavia, l’attività del sostituto di imposta comportano anche l’erogazione in cedolino degli importi che risultano da modello 730, ovvero da dichiarazione dei redditi, come imposta pagate in eccesso in una annualità. In pratica, il contribuente ha subito una tassazione al di sopra di quella a suo carico e per questo motivo ha diritto a un rimborso nel cedolino della pensione. Tuttavia, ci sono alcune informazioni da segnalare.

Pensione agosto, INPS rimborsa i contribuenti: ecco chi ne ha diritto

In merito alle istruzioni di compilazione della dichiarazione dei redditi 730-2025 per i pensionati che ne hanno diritto le operazioni di rimborso delle tasse pagate in eccesso nel 2024 sono effettuate dal mese di agosto o settembre 2025. Questo vuol dire che nei cedolini avranno una somma maggiore dovuta proprio al rimborso delle imposte.

sveglia, barattolo con monete, calcolatrice
Pensione agosto, INPS rimborsa i contribuenti: ecco chi ne ha diritto – abruzzo.cityrumors.it

Per il momento si aspettano le comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS, che sicuramente darà chiarimenti in merito alla questione. Tuttavia, alcune considerazioni si possono fare in merito a ciò che è avvenuto negli anni precedenti 2022, 2023 e 2024. Gli interessati ai rimborsi, come già accennato, non sono tutti ma solo coloro che hanno alcuni requisiti necessari.

Riceveranno il rimborso coloro che hanno indicato l’INPS come sostituto di imposta nella dichiarazione dei redditi e coloro i cui flussi telematici sono arrivati all’INPS, da parte dell’Agenzia delle Entrate, entro il 30 giugno 2025. Come sottolinea l’INPS nell’apposita sezione del suo sito web, i rimborsi partono non prima di agosto 2025 nel rispetto delle tempistiche necessarie per la messa a punto dell’elaborazione dei conguagli.

Il rimborso delle tasse è indicato chiaramente nel cedolino mensile della pensione ed ha l’obiettivo di incrementare il netto da pagare al contribuente. A ciò pare ovvio sapere che le somme in questione non vengono trattenuti per le imposte e i contributi. Nel caso in cui non ci dovessero essere voci di questo tipo, vuol dire che l’INPS non ha ricevuto la dichiarazione dei redditi dall’AdE, oppure non ha terminato le operazioni di elaborazione dei conguagli ed è impossibilitato a procedere.

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INPS come sostituto di imposta: come indicarlo per avere il rimborso

Per ottenere il rimborso delle tasse pagate di troppo è necessario indicare i dati dell’INPS nel modello 730, compilando per bene la sezione  “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”. Nel dettaglio, bisogna indicare:

banconote e monete sul tavolo e scritta pension
INPS come sostituto di imposta: come indicarlo per avere il rimborso – abruzzo.cityrumors.it
  • la voce “Cognome e nome o denominazione” con la dicitura “Istituto Nazionale della Previdenza Sociale”;
  • la voce “Codice fiscale” con “80078750587”.

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Detto ciò, bisogna sottolineare che indicare la sola denominazione non consente di identificare l’INPS come sostituto di imposta. Tutti i contribuenti che hanno indicato l’Istituto come sostituto di imposta per effettuare i conguagli del modello 730-4 possono verificare le risultanze contabili della dichiarazione e i vari esisti nella sezione del servizio online “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”. Basta collegarsi alla piattaforma ufficiale.

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