L’Inps ha chiarito la durata specifica dell’Assegno di Inclusione, entrato in vigore dal 1° gennaio 2024 e cosa accade alla scadenza: i dettagli.
Lo scorso anno, il Governo ha deciso di abolire definitivamente il Reddito di cittadinanza e sostituirlo con altre due misure di sostegno: il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) e l’Assegno di Inclusione, entrati rispettivamente in vigore il 1° settembre 2023 ed il 1° gennaio 2024.
I due sussidi hanno requisiti e durate differenti. Per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione, che viene erogato mensilmente dall’Inps, in molti si chiedono per quanto tempo riceveranno il sostegno e se sia possibile presentare una nuova domanda dopo la scadenza. A chiarire questi dubbi è stato un messaggio dell’Istituto di previdenza.
Assegno di Inclusione, quanto dura e cosa accade alla scadenza: i chiarimenti dell’Inps
L’Inps, con un messaggio pubblicato prima della sua entrata in vigore, ha fornito alcuni chiarimenti utili sull’Assegno di Inclusione che dal 1° gennaio del 2024 ha sostituito, insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro, il Reddito di Cittadinanza.
La misura di sostegno economico ha dei requisiti differenti rispetto a quelli previsti per il Supporto per la Formazione e il Lavoro e può essere richiesta dai nuclei familiari con Isee non superiore a 9.360 euro ed uno dei cui membri deve essere in una delle seguenti condizioni: minorenne; disabile; aver compiuto 60 anni d’età o, infine, in condizione di svantaggio ed inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari.
I beneficiari devono rimanere in possesso dei requisiti per tutta la durata dell’erogazione, pena la decadenza del beneficio, così come accade con il Supporto per la Formazione e il Lavoro. A differenza di quest’ultimo, però, l’Assegno di Inclusione ha una durata continuativa di 18 mesi, ma successivamente alla scadenza può essere rinnovato.
Come chiarisce l’Inps, sulla falsariga del Reddito di Cittadinanza, il rinnovo è consentito dopo un mese di “pausa”, ed ha una durata inferiore rispetto al primo periodo di fruizione: verranno erogate, difatti, 12 mensilità. Per fare un esempio, chi ha presentato domanda a gennaio 2024, riceverà il sostegno sino a giugno del 2025.
Alla scadenza, potrà presentare nuovamente richiesta a luglio e, in caso di esito positivo, riceverà la prima mensilità del rinnovo da agosto 2025 percependo l’Adi sino a luglio dell’anno successivo.
Non è stato, inoltre, stabilito un numero limite di rinnovi, questo significa che, se in possesso dei requisiti, un soggetto può presentare domanda infinite volte, a patto che vi sia il “mese di pausa”. L’erogazione, dopo il primo periodo, sarà sempre di 12 mensilità.