Assegno di Inclusione, avviso Inps: rischio stop definitivo

L’INPS ha di recente diffuso alcuni chiarimenti in merito alle regole dell’erogazione e stop dell’Assegno d’Inclusione, e non ci sono buone notizie.

Il nuovo sostegno al reddito e al lavoro è un po’ diverso dall’ex Reddito di Cittadinanza, e infatti l’istituto di previdenza ha dovuto chiarire alcuni meccanismi. In molti potrebbero perdere il sussidio anche commettendo un “piccolo” errore.

Sto assegno di inclusione motivo
Assegno di Inclusione, avviso Inps: rischio stop definitivo-Abruzzo.cityrumors.it

Le regole per ottenerlo, infatti, sono molto più rigide, e ciò a causa del fatto che il Governo ha deciso di dare una “stretta ai furbetti”, anche se questo comporta molti disagi per chi ha davvero bisogno dell’Assegno di Inclusione.

Attenzione al comportamento, molti potrebbero perdere definitivamente l’Assegno d’Inclusione

Come detto poco sopra, il nuovo sussidio è diverso dal precedente, soprattutto perché oltre a dare un aiuto economico “costringe” i beneficiari a impegnarsi per trovare un lavoro.

Di fatto, chi non effettua un preciso percorso rischia di vedersi bloccato (e per sempre) l’ADI. I soggetti che hanno avuto l’ok dall’INPS per l’assegno devono aver effettuato la registrazione al portale dedicato all’offerta di lavoro, e accettare le proposte, anche se si tratta di incarichi saltuari.

Assegno di inclusione quando si perde
Cosa succede con l’assegno di inclusione ed il lavoro-Abruzzo.cityrumors.it

Ovviamente, il percettore dell’ADI una volta che ha terminato il lavoro potrà continuare a percepire ciò che resta dell’annualità del sussidio, ma esistono dei rischi che alcuni non conoscono. Ad esempio riguardo al licenziamento volontario. Chi decide di sospendere l’attività lavorativa in corso, non riceverà più l’Assegno. E non è tutto, perché l’INPS ha chiarito che se il soggetto si licenzia volontariamente non avrà diritto nemmeno all’assegno di disoccupazione.

È chiaro che tendenzialmente nessuno vuole perdere sussidi e aiuti, ma potrebbe anche capitare che la persona, semplicemente, non si trovi bene in quel determinato luogo di lavoro, o in quelle determinate mansioni. Purtroppo, l’Istituto di previdenza non concede scelta, tranne che in un’unica eccezione.

Nel chiarimento infatti si specifica che le dimissioni nel periodo di prova non comportano la perdita del diritto all’Assegno di Inclusione. Secondo il ministero del Lavoro, infatti, il cosiddetto periodo di prova serve sia all’azienda che al lavoratore a stabilire se vi sia soddisfazione da entrambe le parti.

L’unica accortezza importantissima è che, in caso di rescissione del contratto durante il periodo di prova, il soggetto presenti tempestivamente la documentazione all’INPS, altrimenti subirà conseguenze legali molto pesanti.

Per farlo, il beneficiario dell’Assegno di Inclusione dovrà compilare debitamente il modulo Adi Com-Esteso, entro 30 giorni da quando ha lasciato il luogo di lavoro.

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