Il giorno fatidico è arrivato: da oggi 5 marzo cambia tutto per quel che riguarda l’Isee, l’indicatore della nostra situazione economica. Sbrighiamoci a fare una certa cosa o non potremo ottenere nessun bonus.
Sembrava una legge di Bilancio “sotto tono” quella del 2025, se non altro per le pochissime risorse a disposizione del Governo Meloni e, invece, le novità sono tantissime e ce ne stiamo rendendo conto strada facendo. Uno dei cambiamenti più importanti inizia proprio oggi 5 marzo e ha a che fare con l’Isee.
L’Isee è l’indicatore della nostra situazione economica. Esso tiene conto non solo dei nostri redditi da lavoro o da pensione ma anche del nostro patrimonio mobiliare – la giacenza media sul nostro conto corrente – e del nostro patrimonio immobiliare. Pertanto, incredibilmente, anche una persona che non lavora e che, dunque, ha reddito pari a zero, potrebbe avere un Isee molto alto.
Da oggi, però, cambia davvero tutto in fatto di Isee: il Governo, con la manovra di Bilancio, ha introdotto una novità che nessuno di noi si sarebbe mai aspettato. Il guaio è che se non ci affrettiamo a fare una certa cosa, rischiamo di perdere un mare di bonus e agevolazioni a cui, invece, avremmo pienamente diritto.
Chi non si era segnato la data del 5 marzo sul calendario, ora rischia di passare un bel guaio e di perdere tantissimi bonus a partire dalla Carta dedicata a Te fino, addirittura, al bonus bollette e all’Assegno di Inclusione. Non c’è un solo minuto da perdere: vediamo cosa occorre fare.
Come spiegato nel paragrafo precedente, l’Isee è l’indicatore della nostra situazione economica: una specie di fotografia che, però, si riferisce non ad oggi ma a due anni fa. Pertanto l’Isee del 2025 si riferisce alla nostra situazione economica relativa all’anno 2023. Questo indicatore valuta non solo il reddito da lavoro o da pensione ma anche le nostre eventuali proprietà immobiliari e quanti soldi, in media, sono fermi sul nostro conto corrente nel corso dell’intero anno solare.
Da quest’anno, però, di una cosa l’Isee non potrà più tenere conto: dei nostri risparmi! Infatti il Governo di Giorgia Meloni ha deciso che da quest’anno nel calcolo dell’Isee non rientreranno più i titoli di Stato, i libretti postali e i buoni fruttiferi fino a 50.000 euro.
Pertanto anche se una persona – o una famiglia – ha 50.000 euro da parte potrà comunque mantenere un Isee basso e avere quindi diritto a fruire di diversi bonus. Attenzione però: deve trattarsi di investimenti fatti entro il 31 dicembre 2023 e non negli ultimi mesi o nel corso del 2024.
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Come visto da oggi 5 marzo cambia tutto in materia di ISEE, l’indicatore della nostra situazione economica. Da oggi, infatti, non verranno conteggiati titoli di Stato, libretti postali e buoni fruttiferi fino a 50.000 euro. Dunque anche chi ha un po’ di risparmi da parte, da oggi ha la possibilità di accedere a diversi bonus e agevolazioni. Ma come si fa per aggiornare il proprio ISEE?
In realtà la procedura è molto più semplice di quello che si potrebbe pensare. Basta accedere al portale dell’INPS tramite Spid o Cie – carta d’identità elettronica – e indicare nuovamente il proprio patrimonio mobiliare escludendo dal calcolo i titoli di Stato, i libretti postali e i buoni fruttiferi.
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Chi non ha particolare dimestichezza con l’uso della tecnologia, può anche farsi aiutare da un Caf. A questo punto si dovrà soltanto attendere il ricalcolo dell’ISEE in base alle nuove disposizioni del Governo. Aggiornando l’ISEE entro il 30 giugno 2025, si potranno avere anche tutti gli arretrati di eventuali prestazioni sociali a cui, grazie al ricalcolo, si ha diritto.