Sentenza della Cassazione netta: questi dipendenti Inps sono licenziabili. La sconvolgente verità che non ti aspetti.
Arrivata pochi giorni fa questa decisione dell’Organo supremo di Giustizia italiano che ha stabilito la dura verità. Ma la sconvolgente realtà è che in questo modo si è anche detto che è stato necessario fare una norma apposita perché esiste questa problematica: ovvero persone che commettono questo gesto.
Da oggi la risposta dello Stato di fronte a questi lavoratori sembra essere forte e decisa: licenziamento. Nessuna alternativa o attenuazione della pena. Una decisione così determinata che punta a stabilire un pò di rigore in un organo statale come l’INPS (Istituto Nazionale di previdenza Sociale).
Qual era dunque l’andazzo al suo interno che per anni pare l’abbia fatta da padrona e che ha reso necessario l’istituzione di questa norma? Di certo sembra trattarsi di un reato che oggi questo ente può sanzionare con il licenziamento. Sembra poi che al lavoratore in questo caso non sia data la possibilità di fare alcun ricorso. Cerchiamo di capire meglio la questione.
Cassazione: sentenza choc, ecco cosa dice
In questi giorni sta tenendo banco nella cittadinanza l’ultima novità in campo lavorativo: ovvero, l’ultima novità legislativa che sembra essere veramente dura nei confronti di questi trasgressori. Chi sarà, quindi, beccato a fare questo potrebbe perciò ritrovarsi in un attimo senza lavoro e, dunque, senza stipendio.
La legge sembra anche essere così perentoria che se la causa della perdita del lavoro è proprio questo atteggiamento per il lavoratore non c’è alcuna speranza di recuperare il posto perso. E non sappiamo nemmeno quali potrebbero essere le altre conseguenze penali a cui tale trasgressore potrebbe essere sottoposto.
Ignote anche le conseguenze che tutto questo potrebbe avere sulla sua nuova ricerca di un’occupazione. Insomma, come è facile capire, è bene non fare questa azione. Ma di che cosa stiamo parlando? Ovvero, quale azione la Corte Suprema di Cassazione ha deciso di punire così aspramente?
Si tratta di un comportamento considerato illecito che fino ad oggi non era così sanzionato. La sentenza, che è di pochissime settimane addietro, della Cassazione numero 72/72 del 19 marzo 2024 stabilisce il licenziamento legittimo del dipendente INPS qualora si scopra che tale soggetta accede in modo illegittimo alla banca dati del suddetto ente statale per conoscere le posizioni e i conti degli iscritti.
