INPS, pensionati messi sotto controllo: chi rischia la pensione

Pensione a rischio per centinai di anziani, i controlli INPS sono più serrati che mai: attenzione a questo documento.

INPS, al via la stretta sulle pensioni, in attesa di scoprire cosa cambierà con la riforma del Governo Meloni per il 2025, arrivano altre cattive notizie per i pensionati. Sono numerose le proposte sul tavolo decisionale, tra tutte quella che sicuramente andrà in porto è la stretta sulle pensioni anticipate.

Tuttavia, in attesa di avere tutti i dettagli sulla riforma delle pensioni 2025 per i pensionati sta arrivando una scadenza improrogabile che se non rispettata porta alla sospensione della pensione. Perdere la pensione non è una prospettiva così improbabile, in Italia ci sono infatti numerosi elementi che potrebbero il vitalizio. Alcuni reati penali, la frode previdenziale o una revisione delle condizioni economiche, possono comportarne la sospensione.

Pensione a rischio, controlli INPS a tappeto

Questo mese partirà la seconda fase dei controlli INPS che potrebbe portare alla perdita del vitalizio per numerosi pensionati italiani. I controlli INPS che proseguono da diversi mesi sono mirati a scoprire un dato ben preciso. Si tratta infatti dell’annuale dimostrazione di esistenza in vita per i pensionati italiani residenti all’estero e non solo. Questo accertamento ha lo scopo di assicurare la correttezza dei pagamenti pensionistici, evitando dunque l’erogazione di prestazioni indebite.

Attestazione di esistenza in vita come fare
Come evitare di perdere la pensione (abruzzo.cityrumors.iT)

Dal Portogallo agli Stati Uniti d’America sono circa 317 mila i pensionati residenti all’estero, dunque sono in molti a rischiare di perdere la pensione se non si preoccupano di dimostrare la propria esistenza in vita. A partire dal 20 settembre la verifica interesserà i residenti in Europa, Africa e Oceania (fatta eccezione per i paesi scandinavi e quelli dell’Est Europa, interessati dalla prima fase).

INPS ha dato mandato a Citibank N.A. di inviare le richieste di attestazione di esistenza in vita, che dovranno essere restituite alla banca entro il 18 gennaio 2025.

Qualora tale attestazione non dovesse essere prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2025 avverrà in contatti presso una delle sedi della Western Union del Paese in cui si risiede. Se non viene effettuata la riscossione personale o non viene prodotta l’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2025, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2025.

Tuttavia, dato che anche in Italia potrebbe esserci il rischio di erogare la pensione nonostante l’avvenuta morte del beneficiario, alcuni pensionati potrebbero essere interessati alla verifica di esistenza in vita, indipendentemente dall’area geografica in cui risiedono o detengono il domicilio.

Come dimostrare la propria esistenza in vita

pensionati per non rischiare di perdere la pensione devono dimostrare di essere ancora in vita. Per farlo esistono due modalità molto semplici, una di persona e una telematica.

Attestazione di esistenza in vita come fare
Come inviare l’attestazione di esistenza in vita (abruzzo.cityrumors.it)

Se si opta per la prima soluzione bisognerà spedire il modulo di attestazione, assicurandosi che vi sia la firma di un testimone accettabile, come un rappresentante di Ambasciata, Consolato Italiano o un’autorità locale. Il tutto dovrà essere inviato alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, Regno Unito.

Tuttavia, è possibile semplificare il processo attraverso l’attestazione telematica utilizzando operatori di patronato qualificati o funzionari delle Rappresentanze diplomatiche che possono attestare l’esistenza in vita tramite un portale online. In alcuni casi è possibile anche effettuare la prova tramite videochiamata con i funzionari diplomatici o riscuotere personalmente la pensione presso sportelli Western Union.

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