Novità importantissima: l’Inps ha comunicato che ora anche le donne che si trovano in determinate condizioni hanno diritto all’ADI.
L’Inps ha dato un avviso importantissimo che riguarda l’Assegno di Inclusione – ADI – il sussidio che, a partire dallo scorso gennaio, ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni, infatti, come da promessa fatta in campagna elettorale, ha cancellato il sussidio nato nel 2019 per volere del Movimento Cinque Stelle.
L’Assegno di Inclusione ha lo stesso importo e la stessa durata del vecchio Reddito di Cittadinanza. Infatti l’ADI consiste in un aiuto di 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per le famiglie che vivono in affitto. Può essere erogato per 18 mesi consecutivi e, dopo una pausa di un mese, può essere rinnovato per altre 12 mensilità.
I requisiti per ottenerlo, tuttavia, sono ben più stringenti rispetto al vecchio RDC. Infatti, oltre a soddisfare determinati requisiti legati a reddito e Isee, è indispensabile che, all’interno della famiglia ci sia almeno un soggetto “non occupabile” o per età o per ragioni di salute. L’Inps, tuttavia, ha informato che possono riceverlo anche le donne giovani se si trovano in una situazione ben specifica.
Assegno di Inclusione per le donne: ecco come avere il sussidio
L’Assegno di Inclusione è stato pensato per sostenere i nuclei familiari che non solo si trovano in situazioni economicamente svantaggiate ma al cui interno uno o più componenti siano inoccupabili o per età o per motivi di invalidità. Anche alle donne giovani e in salute può spettare questo aiuto ma solo in determinate situazioni.
L’Assegno di Inclusione spetta, normalmente, solo a famiglie con Isee fino a 9360 euro e reddito fino a 6000 euro. Indispensabile che almeno un componente della famiglia sia minorenne oppure abbia un’invalidità pari o superiore al 74% oppure che abbia già compiuto 60 anni.
Di norma, infatti, le persone disoccupate ma senza disabilità e di età compresa tra i 18 e i 59 anni possono fare richiesta per il Supporto Formazione e Lavoro, un altro sussidio del valore di 350 euro che può essere erogato fino ad un massimo di 12 mesi e non è rinnovabile.
C’è una situazione specifica in cui, però, anche le donne giovani e senza disabilità possono avere diritto all’Assegno di Inclusione. Si tratta di donne che sono state vittime di violenza di genere. In questo caso, infatti, vengono considerate “soggetti svantaggiati”.
Per ottenere l’ADI, le donne interessate e che si trovano in questa situazione, devono dimostrare di avere Isee e reddito in linea con i requisiti stabiliti dal Governo e devono frequentare percorsi finalizzati al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale.
Le donne vittime di violenza, inoltre, possono beneficiare in alcuni casi anche del Reddito di Libertà: un contributo che può arrivare fino a 400 euro mensili per 12 mensilità. La domanda deve essere presentata al Comune di residenza.