Al via il Supporto formazione e lavoro, sostituisce il Reddito cittadinanza: a chi spetta e a quanto ammonta

Addio al Reddito di cittadinanza, adesso partirà il supporto formazione e lavoro: a chi spetta ma soprattutto che cosa prevederà in sostituzione ai 700 euro

Il Reddito di Cittadinanza è stato ormai abolito, ma in sostituzione arriverà il Supporto per la formazione e il lavoro, la nuova misura indetta dal Governo. Per 160mila famiglie a cui l’Inps ha inviato un Sms comunicando lo stop ai pagamenti dopo la ricarica di luglio non ci sarà più la quota contributiva mensile: tante le proteste in Campania, molte famiglie si ritroveranno in gravi difficoltà.

addio reddito di cittadinanza arriva un nuovo sostegno
reddito di cittadinanza addio, arriva un nuovo sostegno (abruzzocityrumors.it)

Tuttavia, questo non significa che non ci saranno alternative, da settembre 2023, infatti, partirà già la nuova misura. A quest’ultima potranno accedere alcuni nuclei familiari che hanno appena perso il diritto al Reddito di cittadinanza (ma non tutti, perché il pubblico è più limitato).

Una misura che riconoscerà un bonus di 350 euro e che a differenza del Reddito di cittadinanza, potrà essere ricevuto solamente dopo aver sottoscritto il patto di servizio personalizzato con il centro per l’impiego e aver dato avvio alle attività di formazione e orientamento al lavoro previste dal programma. Corsi specifici per abilitare le persone al lavoro.

E considerando che al Supporto per la formazione e il lavoro possono partecipare più componenti dello stesso nucleo familiare, in alcuni casi l’importo complessivamente percepito potrebbe essere persino più alto rispetto a quanto pagato fino a oggi con il Reddito di cittadinanza, ma potranno farne richiesta solo chi realmente in difficoltà per evitare spese inutili da parte dello Stato.

Le nuove misure del Governo: chi può richiederle e cosa implicano

Le polemiche sono state comunque tante perché è difficile categorizzare i nuclei familiari con precisione, ognuno ha una situazione differente, anche in base al contesto esterno che vive e a volte queste direttive finiscono per escludere persone in grave difficoltà. Tra le misure previste ci sarà formazione e riqualificazione professionale, ma anche orientamento e accompagnamento a lavoro, almeno questo quanto dichiarato dai provvedimenti. E tra le misure previste dal Supporto vi rientrerà anche il Servizio civile universale, nonché i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico e ambientale da svolgere presso il Comune di residenza.

 

Potranno far richiesta per le nuove misure tutti i componenti dei nuclei familiari di età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, ossia con Isee non superiore a 6.000 euro l’anno. Solo con la partecipazione effettiva alle suddette attività formative e di orientamento si inizierà a ricevere l’accredito pagato direttamente per mezzo di bonifico e quindi non soggetto ai vincoli di spesa previsti per il Reddito di cittadinanza. Quindi, a differenza del Reddito di Cittadinanza che arrivava prima della convocazione ai centri d’impiego, adesso la situazione sarà capovolta: prima ci sarà la partecipazione effettiva e poi successivamente arriverà il sostegno economico.

L’importo è fisso e non dipende dal reddito familiare, per ogni persona che ne fa richiesta spettano 350 euro al mese, per un massimo quindi di 4.200 euro complessivi per un anno. Se in una famiglia sono più di 2 persone a percepirlo quindi si potrà arrivare anche a 1000 euro al mese, entro 12 mesi si dovrà trovare lavoro e non si potrà rifiutare la prima offerta che arriverà, altrimenti il denaro non sarà più possibile ritirarlo.

Impostazioni privacy