Sta per iniziare un vero incubo per molti percettori dell’Assegno di Inclusione: ricariche bloccate per molte famiglie nel 2025!
Famiglie nel panico come non mai: questa volta l’Inps non transige e ha deciso non solo di sospendere a molti l’Assegno di Inclusione ma anche di bloccare le ricariche per almeno sei mesi. Questo significa che molti non riceveranno nessun sussidio nei primi mesi del 2025.
La situazione sembra essere sfuggita di mano: Caf e Patronati sono prontamente intervenuti in difesa dei nuclei familiari in difficoltà ma l’istituto di previdenza sociale – da qualche mese diretto dall’avvocato Gabriele Fava – sembra non sentirci e va avanti dritto per la sua strada.
Le paure salgono alle stelle e tanti temono di vedersi sospendere – o revocare per sempre – l’unico strumento di cui dispongono per arrivare alla fine del mese. Non solo: in alcuni casi l’Inps ha già annunciato che potrebbe rivolere indietro tutti i soldi erogati nel corso di questi mesi.
Assegno di Inclusione: ecco chi rischia di perderlo per sempre
Per molte famiglie inizia un incubo da cui svegliarsi pare impossibile: l’Inps ha sospeso l’Assegno di Inclusione e non si sa se e quando tornerà ad erogarlo. Molti non solo non riceveranno più neppure un euro ma dovranno anche restituire tutte le somme ricevute fino ad ora.
L’Assegno di Inclusione è entrato in scena lo scorso gennaio per sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza. Consiste in un contributo di 500 euro al mese a famiglia più eventuali altri 280 euro per quei nuclei familiari che vivono in affitto. Per avere diritto a questo sussidio è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Isee non superiore a 9360 euro;
- reddito fino a 6000 euro all’anno;
- almeno un componente della famiglia deve essere non occupabile.
Rientrano nella categoria dei “non occupabili” i minori di 18 anni, le persone sopra i 60 anni e i soggetti con invalidità pari o superiore al 67%. Ed è proprio nel caso di nuclei familiari con soggetti invalidi che sorgono i problemi. L’Inps ha deciso di effettuare verifiche e accertamenti e, di conseguenza, ha sospeso le ricariche del sussidio finché gli accertamenti non saranno conclusi.
Nel caso in cui dalle verifiche emergessero incongruenze tra la percentuale d’invalidità effettiva e quella dichiarata, i nuclei familiari interessati non riceveranno più l’Assegno di Inclusione e dovranno restituire le somme ricevute fino ad ora. Le famiglie coinvolte, per tutelarsi, devono portare tutta la documentazione necessaria entro 60 giorni dalla sospensione dell’Assegno di Inclusione.
Se non si muoveranno entro 60 giorni, arriveranno le sanzioni e per i prossimi sei mesi non potranno presentare una nuova domanda per ottenere l’Assegno di Inclusione.