Incubo ADI, cosa può accadere se perdi la carta: meglio non rischiare

L’Assegno di Inclusione continua a sollevare polemiche e perplessità. Vediamo cosa succede se perdi la carta ricaricabile.

L’Assegno di Inclusione, dallo scorso gennaio, ha sostituito il vecchio sussidio Cinque Stelle: il Reddito di Cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni, con la legge di Bilancio 2024, ha abolito il Rdc in quanto ritenuto inadeguato al reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro ma terreno fin troppo fertile su cui costruire truffe.

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Incubo ADI, cosa può accadere se perdi la carta: meglio non rischiare-abruzzo.cityrumors.it

L’Assegno di Inclusione si distingue dal vecchio Reddito di Cittadinanza sotto molti aspetti e, soprattutto, per il fatto che, in virtù dei requisiti più stringenti, la platea dei beneficiari si è ridotta. Ma su un certo aspetto, invece, i due sussidi sono identici. Anche l’Assegno di Inclusione, infatti, viene erogato mensilmente su una carta ricaricabile.

Ma che cosa succede se una persona dovesse perdere tale carta? basterà andare in un ufficio postale e farsene consegnare un’altra oppure si corrono rischi molto più seri? La confusione intorno a questo argomento è ancora tanta. Per questo è opportuno fare un po’ di chiarezza.

Assegno di Inclusione: ecco cosa succede se perdi la carta

Ancora molti dubbi ruotano intorno all’Assegno di Inclusione, il sussidio messo in campo dall’attuale Esecutivo per sostituire il Reddito di Cittadinanza. In particolare molti percettori dell’aiuto si chiedono che cosa potrebbe accadere qualora dovessero, per sbaglio, perdere la carta ricaricabile su cui viene accreditato mensilmente il sussidio.

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Ecco cosa succede se perdi la Carta di Inclusione-Abruzzo.cityrumors.it

L’Assegno di Inclusione, ogni mese, viene accreditato sulla Carta d’Inclusione che è una normale carta ricaricabile del circuito PostePay. Attraverso essa il beneficiario può effettuare acquisti pagando come farebbe con qualunque altra carta ricaricabile. Inoltre può anche effettuare prelievi ma solo entro certi limiti e può effettuare un solo bonifico per pagare l’affitto di casa.

Trattandosi di una normalissima carta ricaricabile del circuito PostePay, l’utente può utilizzarla semplicemente contactless – cioè senza inserirla e senza digitare il codice Pin – per acquisti inferiori ai 50 euro. Va da sé, dunque, che se qualcuno la smarrisce e qualcun altro di poco onesto la trova, quest’ultimo può effettuare parecchie spese al di sotto i 50 euro con la modalità contactless in quanto, appunto, non è necessario il Pin.

Dunque meglio fare molta attenzione a non perdere la Carta di Inclusione o si rischia davvero molto grosso. Nel caso, se ci si accorge di averla smarrita, è bene andare subito in un ufficio Postale per bloccare la carta ricaricabile e poi fare richiesta per una nuova.

Ricordiamo che l’Assegno di Inclusione consiste in un aiuto di 500 euro al mese più altri 280 per chi vive in affitto. Per ottenere il beneficio statale occorre avere un Isee non superiore a 9360 euro e un reddito annuo fino a 6000 euro. Ma non è sufficiente. Infatti, questo sussidio, a differenza del vecchio Reddito di Cittadinanza, spetta solo a famiglie in cui sia presente almeno un soggetto con queste caratteristiche:

  • disabilità certificata pari o superiore al 74%;
  • età inferiore ai 18 anni o pari almeno a 60 anni;
  • condizione di svantaggio (donne vittime di violenza, ex detenuti, persone prese in carico dai servizi socio sanitari).

Attenzione perché perdere l’Assegno di Inclusione è molto facile: in determinate circostanze l’Inps lo sospende subito.

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