I buoni postali possono impedire di ottenere agevolazioni e bonus? Facciamo chiarezza: ecco cosa dice la legge

I molti temono che i buoni postali possano impedire di chiedere e ottenere i bonus e le agevolazioni. La legge è chiara in tal senso: ecco che cosa dice.

I buoni postali sono tra gli investimenti più semplici da sottoscrivere da chiunque. Questo per via di alcuni fattori, come l’importo minimo contenuto e ai tanti sportelli sparsi in tutta Italia. Il numero di buoni oggi a disposizione per gli utenti sono numerosi e c’è l’imbarazzo della scelta, ma in tanti temono che possano incidere sull’ottenimento di bonus.

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I buoni postali possono impedire di ottenere agevolazioni e bonus? Facciamo chiarezza: ecco cosa dice la legge – abruzzo.cityrumors.it

La maggior parte delle agevolazioni statali si ottengono attraverso dei limiti reddituali calcolati tramite il modello ISEE. La paura che i buoni postali possano interferire con l’ottenimento dei bonus è comune e normale in quanto attualmente nella disciplina ISEE in merito al patrimonio mobiliare permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari posseduti dai soggetti che appartengono al nucleo familiare, quindi anche i buoni. Tuttavia, a questo bisogna aggiungere che nel 2025 ci saranno delle novità sul calcolo dell’ISEE, che riguarderanno sia i buoni postali che i titoli di stato.

Buoni postali nell’ISEE: le novità nel 2025

Ad aprile 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva predisposto una bozza di decreto con alcune modifiche al regolamento ISEE. La disciplina è stata poi confermata dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ottenendo il parere favorevole anche della Conferenza stato Regioni e dal Consiglio di stato.

Tale decreto vuole che i titoli di stato e i buoni e libretti postali, così come tutti gli altri prodotti garantiti dallo Stato, siano esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell’ISEE, questo fino all’importo massimo di 50mila euro, tenendo conto della Legge di Bilancio del 2023. In tanti ora vogliono sapere quando entrerà in vigore questa normativa.

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A ciò è bene specificar che l’INPS ha informato tutti che l’entrata in vigore della disciplina non è immediata, questo perché è subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento (DPCM n. 159 del 2013). È però verosimile che l’applicazione della manovra scatti entro il 2025 e non si protragga oltre l’anno.

Tale modifica, come riporta anche la relazione tecnica allegata al Dpcm, ridurrà il valore ISEE di tant famiglie, con un aumento delle spese pubbliche e la possibilità per alcuni consumatori di chiedere bonus e agevolazioni. Tuttavia, a ciò bisogna aggiungere che le soglie reddituali richieste per gli incentivi sono generalmente molto basse.

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I titoli esclusi nel calcolo ISEEE nel 2025

L’ISEE è l’indicatore della situazione economica di una famiglia, che viene usato per definire chi ha bisogno di agevolazioni o prestazioni assistenziali di qualsiasi natura. Si tiene quindi conto del reddito e del patrimonio famigliare complessivo di tutti i componenti del nucleo, parliamo ad esempio di beni immobili, barche, auto, titoli, risparmi ecc.

calcolatrice e persona che scrive
I titoli esclusi nel calcolo ISEEE nel 2025 – abruzzo.cityrumors.it

Con la volontà di escludere dal calcolo ISEE i titoli di stato, quindi Buoni del tesoro annuali o poliennali, si fa riferimento soprattutto ad alcuni prodotti. Parliamo di Buoni ordinari del Tesoro (BOT), Certificati del tesoro zero-coupon (CTZ), Buoni del tesoro poliennali (BTP), Certificati di credito del Tesoro (CCT), buoni postali fruttiferi, libretti di risparmio postale.

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Si può dire che il possesso di titoli di stato e buoni postali non avrà rilevanza ai fini del calcolo ISEE familiare. Tuttavia, c’è da aggiungere che bisognerà attendere un provvedimento specifico per la comunicazione dell’entrata in vigore.

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