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Hai una stufa in casa? Il nuovo obbligo riguarda anche te: Milano, Roma e Napoli tutte le province coinvolte

Multe grosse per chi non rispetta le regole previste da un apposito decreto governativo. Fai attenzione a non sgarrare con il tuo riscaldamento di casa.

Con l’arrivo dell’autunno e l’inverno che si avvicina, la questione del riscaldamento domestico si fa sempre più pressante. L’attenzione ai costi energetici è sempre viva, e sono ormai tre anni che è così visto l’aumento dei costi. Per garantire un corretto riscaldamento degli ambienti domestici (ed anche di quelli lavorativi, n.d.r.) e per risparmiare al contempo sulla bolletta del gas esistono diversi accorgimenti da mettere in atto. Ad esempio settare il termostato a 19°, perché all’esterno la temperatura sarà più bassa e quindi questo settaggio sarà più che sufficiente. A più gradi ci sarà un consumo maggiore invece.

Hai una stufa a pellet? Il nuovo obbligo riguarda anche te: Milano, Roma e Napoli tutte le province coinvolte (abruzzo.cityrumors.it)

E poi è utile tenere porte, finestre ed infissi ben chiusi. Così l’aria all’interno dell’ambiente selezionato si riscalderà e ti darà il calore che cerchi. Per quanto concerne il funzionamento e la regolamentazione dei riscaldamenti sul suolo nazionale, esiste un Decreto del Presidente della Repubblica, il n. 74 del 16 aprile 2013. Tale decreto illustra delle norme specifiche che variano a seconda della zona climatica italiana.

Molti, però, non sono consapevoli che la suddivisione del Paese in sei zone climatiche (da A a F) implica diverse limitazioni e regole relative all’utilizzo del riscaldamento. Queste prescrizioni includono le date di accensione e spegnimento degli impianti, nonché il numero massimo di ore giornaliere consentite.

Da quando si può accendere il riscaldamento nel 2024?

Pertanto, che si tratti di pompe di calore, riscaldamento a gas, stufe o caldaie, occorre informarsi sulle specifiche per la stagione 2024-2025. L’Italia è organizzata in sei zone climatiche. Qui di seguito una panoramica delle regole relative a ciascuna di esse.

Da quando si può accendere il riscaldamento nel 2024? (abruzzo.cityrumors.it)

Zona A: Isole minori (Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle) – Accensione dal 1° dicembre al 15 marzo, massimo 6 ore al giorno.
Zona B: Province meridionali (Agrigento, Catania, Messina e altre) – Accensione dal 1° dicembre al 31 marzo, massimo 8 ore al giorno.
Zona C: Città come Bari, Napoli e Cagliari – Accensione dal 15 novembre al 31 marzo, massimo 10 ore al giorno.

Zona D: Terrazzamenti e aree interne (Roma, Firenze, Genova e altro) – Accensione dal 1° novembre al 15 aprile, massimo 12 ore al giorno.
Zona E: Province settentrionali e centrali (Milano, Bologna, Verona, etc.) – Accensione dal 15 ottobre al 15 aprile, massimo 15 ore al giorno.
Zona F: Belluno, Cuneo e Trento – Nessuna restrizione sull’accensione e spegnimento.

A richiamare l’attenzione è anche il limite di temperatura. Gli ambienti domestici non possono eccedere i sopra citati 19°, con una tolleranza di 2 gradi. Però in condizioni climatiche particolari, i comuni possono intervenire e adattare questi parametri.

A quanto ammontano le multe

In caso di eventi climatici estremi, è possibile anche apportare modifiche agli orari di accensione del riscaldamento. Queste deroga devono però essere autorizzate dall’amministrazione locale. Le regole sul riscaldamento non sono semplicemente raccomandazioni.

A quanto ammontano le multe (abruzzo.cityrumors.it)

Infatti il loro mancato rispetto può costare caro, visto che sono previste delle sanzioni pecuniarie di un certo peso specifico. Le violazioni potrebbero portare a multe che variano da 500 a 3.000 euro. E non è solo una questione di legge. Chi ignora le regolazioni del proprio condominio o norme comunali specifiche rischia ulteriori penalità, che in caso di recidiva possono aumentare fino a 800 euro.