Arrivano notizie da Enel riguardo a un taglio dei prezzi, forse finalmente le famiglie italiane potranno tornare a risparmiare.
Il costo dell’energia nel nostro Paese è arrivato a livelli insostenibili, e a poco serve sapere che la causa è delle guerre in atto. Le famiglie non riescono più a pagare le bollette, e questa difficoltà si unisce alle molte altre a causa della perdita del potere d’acquisto.
Dopo i continui rialzi delle tariffe da parte di tutti gli operatori, l’annuncio di Enel dà una speranza, anche se indagando più a fondo emergono dettagli di non poco conto.
L’annuncio di Enel circa un taglio dei prezzi è stato divulgato di recente, e il ribasso della tariffa entrerà in vigore dal primo luglio 2024. Si tratta però della tariffa delle colonnine di ricarica per le auto elettriche.
Il numero dei veicoli green sta aumentando e di conseguenza anche il mercato delle ricariche entra in fermento. Oltre a Enel sono altri gli operatori che offrono il servizio, a prezzi più o meno convenienti.
A partire dal 1° luglio Enel X taglierà di 5 centesimi il prezzo al kWh per le sue colonnine di ricarica veloce e ultrafast e il taglio sarà disponibile sia per le ricariche a consumo che per quelle in abbonamento. I prezzi non scendono però per le colonnine a corrente alternata fino a 22 kW. Ecco la tabella dei nuovi prezzi che saranno in vigore dal primo luglio:
Molti automobilisti hanno scelto di accendere abbonamenti per risparmiare ancora di più. Ad esempio con il Pay-per-use Premium 15 di Enel, si spendono 9 euro al mese di abbonamento, cifra che però viene recuperata con un solo “pieno”.
Ovviamente, il risparmio e la convenienza non sono date solamente dalle tariffe dell’energia ma anche dalle abitudini di consumo degli automobilisti, quindi ogni persona sceglie la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Leggendo i vari commenti sui social, ad esempio, si scopre che in realtà il taglio annunciato da Enel non riempirà le tasche dei cittadini di soldi, perché comunque in Italia la ricarica si paga quasi il doppio che nel resto del Paesi UE e comunque ci sono fornitori che effettuano prezzi più bassi, come quelli della rete supercharger di tesla.