Carte RdC, novità per alcuni percettori della prestazione: in arrivo delle somme, nonostante non sia operativa da tempo.
Quando si parla di Reddito di cittadinanza, ci si riferisce a una prestazione ormai non più in vigore da inizio anno. Infatti, l’esecutivo ne ha deciso la fine con al legge di bilancio 2024. A suo posto, parzialmente, sono in funzione il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e l’Assegno di inclusione (AdI), destinate a parte della platea dei precedenti beneficiari.
Infatti requisiti e procedure di assegnazione del contributo economico sono in parte cambiate, provocando disagi e rallentamenti negli accrediti, quanto meno nella fase iniziali delle erogazioni. Non mancano però buone notizie per chi in passato ha beneficiato del Reddito di Cittadinanza. Saltuariamente arrivano nuovi accrediti, come avvenuto infatti a settembre.
Le novità cui si accenna possono essere verificate con la consultazione del Fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile sul portale dell’INPS. Qui si trovano tutte le informazioni relative alle prestazioni in fase di pagamento, compresi eventuali arretrati del Reddito di Cittadinanza.
Per i beneficiari di questa prestazione, poi, è possibile consultare l’applicazione PostePay e in genere i sistemi informatici di Poste italiane, poiché gli accrediti avvenivano tramite una carta ricaricabile gestita da Poste. Da qui la conferma che, per alcuni titolari del beneficio fino al dicembre dello scorso anno, sono in arrivo degli arretrati, con accredito sulla carta RdC.
In realtà più che arretrati del contributo vero e proprio si tratta di pagamenti relativi all’Assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, che i percettori del RdC ricevevano proprio con accredito diretto sulla carta e non mediante bonifico su conto corrente, come avveniva per tutte le altre famiglie beneficiare di AUU.
I ritardi nei versamenti di queste cifre non erano rari, soprattutto in caso di variazioni anagrafiche del nucleo familiare. Altri rallentamenti negli accrediti si verificavano in occasione delle maggiorazioni previste in alcuni casi per i figli, per esempio in presenza di disabilità. Ora l’INPS sta provvedendo ad accreditare queste somme, man mano che i conteggi sono effettuati.
Quindi tutti questi accrediti sono determinati quindi da arretrati relativi all’Assegno unico su RdC, non versati nei mesi scorsi. Il limite massimo di questi arretrati è comunque fissato al 31 dicembre 2023 e quindi riguarda soltanto la fase di esercizio del Reddito di Cittadinanza. Per altri arretrati relativi all’Assegno unico, ricordiamo che oggi i beneficiari dell’Assegno di inclusione ricevono il contributo per i figli sul conto corrente, le procedure di accredito sono diverse.