Se ne parla da anni e finalmente ora è realtà; flat tax al 5%. Purtroppo, però, per il momento potrà beneficiarne solo una categoria specifica.
Sono anni che sentiamo parlare di Flat Tax, la cosiddetta “tassa piatta” e non proporzionale agli stipendi. In pratica, a prescindere dal reddito, ciascuno di noi dovrebbe pagare sempre e solo la stessa aliquota Irpef. Un’idea nata in casa Lega qualche anno fa ma che, fino ad oggi, non ha trovato applicazione se non nel caso dei liberi professionisti che aderiscono al regime forfettario.
Il Governo di Giorgia Meloni, in questi primi tre anni di legislatura, si è impegnato a ridurre l’Irpef con l’abbassamento delle aliquote che, a partire dal 2024, sono passate da 4 a 3 grazie all’accorpamento delle prime due fasce di reddito. Il prossimo step, a quanto pare, dovrebbe essere quello di abbassare ulteriormente la percentuale d’imposte per il ceto medio.
Nessuno, però, si sarebbe aspettato che, di punto in bianco, si sarebbe tornati a parlare di Flat Tax. E invece, stupendo tutti, il Governo ha dato il via libera alla Flat Tax al 5%. Una tassazione super agevolata, pertanto che, però, per il momento, riguarderà solo una specifica categoria di lavoratori.
Flat Tax al 5%: ecco per chi
La Flat tax al 5% è un sogno che si realizza. Non per tutti però ma per una categoria specifica che, a partire da quest’anno, potrà fruire di questa fortissima agevolazione fiscale. E la cosa incredibile è che questa volta a beneficiarne non saranno liberi professionisti ma una categoria di lavoratori dipendenti.
Dal 2024 in avanti, con la modifica introdotta dal Governo di Giorgia Meloni, le aliquote Irpef per lavoratori dipendenti e Partite Iva ordinarie (non regime forfettario) sono passate da 4 a 3 e sono le seguenti:
- 23% per redditi annui lordi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi annui lordi compresi tra 28.001 e 50.000 euro;
- 43% per redditi annui lordi che superano i 50.000 euro.
Fin quei tutto chiaro. Ma quello che molti non sanno è la stessa tassazione, per anni, è stata applicata anche alle mance dei lavoratori del settore turistico. In pratica se un cameriere prendeva una mancia questa andava a concorrere alla formazione del reddito, lo aumentava e quindi, alla fine dell’anno, poteva pure essere un male in quanto poteva farlo passare da un’aliquota Irpef più bassa ad una più alta. Da quest’anno non sarà più così le mance saranno tassate al 5%.
Flat Tax al 5% sulle mance: finalmente la svolta
Da quest’anno mance tassate solo al 5% per tutti i lavoratori del settore turistico. La conferma è arrivata dal Ministero del Turismo. La svolta che tanti aspettavano finalmente è arrivata.
Le mance sono erogazioni liberali e, in busta paga, devono essere segnate in una voce a parte. In ogni caso, a differenza di quello che molti credono, le mance non sono esenti da tasse. Tuttavia da quest’anno le mance saranno tassate al 5% e da quest’anno non solo per i lavoratori dipendenti della struttura turistica ma anche per i lavoratori stagionali assunti con contratto in somministrazione: dunque anche gli stagionali potranno fruire di questo beneficio.
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Va precisato però che la tassazione al 5% è limitata al 30% del reddito annuo del lavoratore e si applica soltanto se il reddito annuo lordo dell’anno precedente non ha superato i 75.000 euro. Diversamente anche le mance verranno tassate con le stesse aliquote Irpef dello stipendio.
