Donare casa al figlio senza atto dal notaio è possibile: la soluzione poco conosciuta

Per donare una casa a un figlio senza andare dal notaio si possono seguire tre diverse prassi: tutto quello che c’è da sapere.

La donazione di una delle proprie proprietà è un atto sempre possibile, in qualsiasi momento. Dev’essere però libero e, perché sia valido, il donatore dev’essere in possesso di tutte le proprie facoltà mentali. Per ratificare la donazione di un bene, e in particolare di un bene costoso come un immobile, è necessario rivolgersi a un notaio e pagare tutte le spese necessaria alla scrittura di un atto di donazione.

Come poter dare la casa ai figli
Donare casa al figlio senza atto dal notaio è possibile: la soluzione poco conosciuta-Abruzzo.cityrumors.it

La donazione di un bene trasferisce il possesso di un bene, ma anche le responsabilità legali ed amministrative ad esso relative dal donatore al beneficiario. Per questo motivo in genere i genitori attendono di donare una casa a un figlio nel momento in cui il figlio in questione è adulto e può farsi carico anche economicamente della gestione del bene.

3 Modi per donare casa a un figlio senza andare dal notaio

Uno dei metodi più classici che è possibile utilizzare per donare la casa a un figlio è lasciargliela in eredità nel proprio testamento. Com’è ovvio, però, in questo caso il figlio potrà entrare pienamente in possesso del bene solo dopo la morte del genitore, quindi non è detto che questa sia sempre la soluzione migliore.

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Com’è possibile passare la casa ai figli senza pagare-Abruzzo.cityrumors.it

Inoltre è sempre necessario fare bene i calcoli per assicurarsi che il valore della la casa in questione non superi la quota ereditaria destinata al figlio a cui la si dona. Se dovesse superarla, infatti, gli altri eredi potrebbero chiedere la vendita del bene e l’equa divisione del ricavo della vendita. In questo modo, però, il desiderio del defunto di assegnare la casa a un solo erede non verrebbe esaudito.

Una seconda via è sfruttare il meccanismo dell’usucapione, in base al quale chi usufruisce per 20 anni di un bene altrui può dichiararsene proprietario. Per usufruire di un bene immobile affinché tale uso sia riconosciuto ai fini dell’usucapione è necessario comportarsi in tutto e per tutto come se si fosse il proprietario di quel bene, ad esempio cambiando la serratura di casa o eseguendo lavori di ristrutturazione a proprie spese. 

Trascorsi i 20 anni, il padre potrà decidere di donare la casa al figlio davanti a un organismo di mediazione per intestargli la causa senza usufruire di un notaio. Infine, la legge consente di donare una casa a un figlio durante una separazione consensuale tra i genitori del figlio in questione.

In questo caso il passaggio di proprietà sarà considerato parte integrante dell’atto stesso e sarà lo stesso giudice a validarlo, senza dover necessariamente passare da un notaio. In questo caso la legge specifica che non sarà nemmeno necessario pagare le imposte relative all’atto di donazione ma, ovviamente, la procedura richiederà l’assistenza di almeno un avvocato. Al termine della procedura la sentenza di separazione andrà poi trascritta nei pubblici registri immobiliari.

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