Divorzio, si mette male per il coniuge che ha beni non dichiarati: cambia tutto

Cosa succede in caso di divorzio qualora il coniuge abbia beni non dichiarati? Che cosa si rischia e quali sono le conseguenze.

Seppur meno burocraticamente macchinoso rispetto al passato, divorziare non è un percorso semplice sia dal punto di vista emotivo che pratico. Occorre infatti tener conto con lucidità di tutta una serie di dettagli e di passaggi affinché la procedura abbia l’epilogo che le parti si attendono. E, certamente, uno degli aspetti più complessi correlati è quello relativo alla divisione dei beni mobili ed immobili.

Divorzio e beni non dichiarati cosa accade
Divorzio, si mette male per il coniuge che ha beni non dichiarati: cambia tutto-Abruzzo.cityrumors.it

Ma non solo: occorre anche capire cosa potrebbe accadere nel caso in cui, a seguito di un procedimento di divorzio, emerga la presenza di beni che il coniuge non ha dichiarato. Ebbene a tal proposito vi è una importante novità che tutti, se non altro a titolo informativo, dovrebbero conoscere per sapere come comportarsi.

Beni non dichiarati dal coniuge e divorzio: quali conseguenze

La novità va a riguardare specifici controlli che la Guardia di Finanzia potrà mettere in atto pertanto è bene capire anzitutto come comportarsi per evitarli ed in secondo luogo quali rischiano di essere le conseguenze qualora risultino dei beni non dichiarati nel bel mezzo del procedimento di divorzio tra due coniugi.

Procedimento di divorzio e controlli GdF
La Guardia di Finanza potrà effettuare controlli patrimoniali mirati -Abruzzo.cityrumors.it

Quello che accadrà, ed è la prima volta nelle cause del divorzio, sarà la possibilità di compiere specifici accertamenti patrimoniali mediante le banche dati riservate in uso alla GdF.

Saranno i giudici ad avere la facoltà di richiederli attraverso la collaborazione del Corpo. Questo allo scopo di fornire al Tribunale un aiuto nelle procedure di risoluzione dei contrasti riguardanti sia la divisione dei beni che l’erogazione degli assegni di mantenimento.

Già in precedenza era possibile, da parte del giudice e anche nel caso dei procedimenti di separazione, disporre indagini di polizia tributaria. Ovvero conferire alla Guardia di Finanza l’incarico di effettuare verifiche ed accertamenti della situazione reddituale ma anche finanziaria e patrimoniale del coniuge.

Con la riforma Cartabia sono state introdotte alcune novità in merito alla documentazione integrativa depositata dai coniugi all’udienza di comparizione davanti al presidente del tribunale.

Con le ultime novità il finanziere delegato potrà svolgere specifici accertamenti riguardanti richieste di natura patrimoniale o di affidamento dei minori presentate dai coniugi in sede di giudizio di divorzio o di separazione. Acquisendo gli atti di polizia giudiziaria ed elaborando quanto risulterà dopo l’analisi delle banche dati.

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