Detrazioni spese mediche del figlio maggiorenne, ecco cosa occorre sapere e come devi comportarti. Non è poi così ovvia la risposta.
Riavere indietro parte dei soldi usati per curare i figli anche se hanno superato i 18 anni è possibile. Il nostro sistema fiscale stabilisce la possibilità per i contribuenti di scaricare dalle tasse il 19% di quello che hanno spesso per l’assistenza sanitaria e le cure mediche proprie o dei familiari che fanno parte del proprio nucleo familiare fiscale.
La prima cosa da fare è vedere se avete raggiunto la franchigia e farlo è molto più semplice di quello che si può pensare: basta, infatti, che facciate la somma di tutte le spese mediche sostenute nell’anno per prestazioni medico-sanitarie, farmaci e dispositivi medici considerati detraibili. Solo in caso affermativo, adesso sottraete al risultato ottenuto 129,11 euro.
Ora calcolate sulla differenza il 19% e quella sarà la cifra che potrete detrarre. Ovviamente le informazioni contenute in questo articolo hanno un solo scopo divulgativo e non possono sostituirsi al parere di un professionista qualificato. Esse però possono essere una valida indicazione. Cerchiamo di quindi di andare più nel dettaglio della questione.
Spese mediche per figlio maggiorenne: chi le detrae?
Tutte le persone devono essere censite presso l’Anagrafe comunale del comune di residenza. I cittadini però devono risultare anche presso l’Agenzia delle Entrate come facenti parte di un nucleo fiscale. I figli maggiorenni che non hanno superato il reddito minimo per emanciparsi dal nucleo fiscale di origine sono quindi a carico dei genitori, se non diversamente stabilito da un giudice.
E in questo caso, le spese mediche sostenute per questi individui sono detraibili dai genitori. La questione però non è così semplice perché la fattura è nominativa e quindi la prestazione la paga o il padre e la madre. La vera domanda è però chi la detrae a fine anno?
Se il figlio maggiorenne fa parte di un nucleo familiare con genitori sposati, allora la detrazione spetta al 50% ad ognuno dei genitori. L’unica eccezione può essere stata fatta se tra le parti c’è un accordo che stabilisce che l’intera detrazione va al genitore con il reddito più elevato.
Se, invece, il figlio maggiorenne è all’interno di un nucleo familiare di un solo genitore perché il papà e la mamma sono separati, allora la detrazione per le sue spese mediche spetta al genitore affidatario. Anche in questo caso l’eccezione può essere causata da un diverso accordo tra le parti che stabilisca che la detrazione per le spese mediche del figlio maggiorenne spettano per il 50% ad entrambi i genitori oppure a quello con il reddito più elevato.