Il Governo presieduto da Giorgia Meloni interviene sull’oscuro mondo delle criptovalute: il provvedimento cambia tutto.
Di criptovalute si parla davvero da tanto tempo. Anche in Italia. Settore molto complesso, se vogliamo anche oscuro. Ma in grande evoluzione e crescita: ora, nel nostro Paese, anche per questi motivi, arriva una variazione normativa. Ecco cosa prevede.
Si tratta, come ormai è abbastanza noto, di monete virtuali basate sulla tecnologia blockchain e servono per acquistare beni o servizi e scambiare valore. Le criptovalute sono composte da codici crittografici, sono autonome e non girano nei normali servizi finanziari, bancari e soprattutto governativi. Tutto ciò rende il settore molto complesso e oscuro. Su questa forma di denaro, infatti, da sempre si annidano grandi e generali sospetti.
La prima e più nota criptovaluta è il Bitcoin, creato nel 2008. Al mondo esistono oltre 24.000 criptovalute. Anche nel nostro Paese ci sono numerosissime persone che investono con questo particolare tipo di moneta. Stando alle ultime stime, in Italia circa il 15,8% degli investitori opera strumenti digitali, ovvero quelli che si basano su una tecnologia a registro distribuito come i crypto-asset. Per le persone che, da sempre, credono a questa nuova forma di finanza, arriva una variazione normativa molto importante.
Proprio in questi giorni, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha approvato il Decreto Energia, che prevede un serie di misure economiche per fronteggiare la crisi che il Paese sta vivendo. L’Esecutivo, con una serie di bonus, che vanno dall’energia ai carburanti, ha provato a intervenire sull’inflazione galoppante che ha eroso e sta erodendo il potere d’acquisto degli italiani.
Ma tra i provvedimenti approvati dall’Esecutivo c’è anche la proroga dal 30 settembre al 15 novembre, per mettersi in regola col versamento dell’imposta sulle cripto-attività. Si tratta dell’imposta sostitutiva del 14%, necessaria per la rideterminazione opzionale del valore delle cripto-attività possedute dall’1 gennaio 2023.
Non si tratta del primo provvedimento che riguarda le criptovalute. Nella scorsa primavera, il Governo ha approvato un Decreto ad hoc, volto a regolarizzare l’emissione e la circolazione di strumenti digitali in Italia. In quell’occasione fu istituito un Registro per la circolazione digitale, che obbliga le società che emettono questo tipo di moneta a trascrivere obbligatoriamente le operazioni nell’apposito Registro. In caso di violazioni sono previste sanzioni fino a 5 milioni di euro. Ora, con questo nuovo provvedimento, l’Esecutivo tocca ancora un settore che, da più parti si ritiene abbia bisogno di regole molto stringenti.