Canone RAI: chi fa uno di questi lavori non deve più pagarlo in bolletta. Non tutti lo sanno, ma lo stabilisce la Legge.
Il canone RAI è un’imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano. Da anni è motivo di accese discussioni presso l’opinione pubblica, pertanto nel corso del tempo è andato incontro a modifiche e riduzioni.
In particolare, la legge di bilancio 2024 ha previsto una diminuzione del canone che è dunque sceso a 70 euro. Ricordiamo però che la misura è in scadenza il prossimo 31 dicembre e il sospetto è che non venga prorogata per l’anno prossimo.
Se così fosse l’importo tornerebbe a salire a 18 euro circa ogni bimestre, non più quindi 15 euro a bimestre, per un totale di 90 euro l’anno. Al di là che la riduzione venga confermata o meno con la prossima manovra finanziaria, è bene sapere che ci sono alcune categorie di lavoratori che non devono pagare il canone RAI.
Come abbiamo anticipato poco fa, attualmente non sappiamo se l’anno prossimo sarà confermata la riduzione del canone RAI da 90 a 70 euro l’anno. Questo però non cambia il fatto che ci sono alcune categorie di cittadini che non devono versare l’imposta.
In primo luogo sono esclusi dal pagamento tutti coloro che non possiedono un televisore in casa o un altro strumento adatto alla ricezione del segnale. Sono inoltre esenti gli over 75 con reddito inferiore a 8.000 euro. A questi primi due gruppi di persone si aggiungono anche alcuni lavoratori:
La normativa parlerebbe dunque chiaro. Escluse queste categorie ben precise, tutti gli altri sono tenuti a versare l’imposta che ad oggi viene addebitata direttamente all’interno della bolletta della corrente elettrica.