Grandi manovre per il mese di marzo e i pensionati resteranno stupiti dal nuovo cedolino: arriveranno aumenti e arretrati, finalmente. Vediamo quali saranno i nuovi importi.
Ogni tanto una buona notizia anche per quanto riguarda le pensioni, ambito sempre molto scottante e delicato, soprattutto negli ultimi tempi. Dopo l’amara delusione per la rivalutazione annua ferma allo 0,8%, ora è tempo di tirare un piccolo respiro di sollievo: il mese prossimo gli assegni previdenziali saranno più alti per milioni di italiani.
Sul fatto che le pensioni in Italia siano ancora troppo esigue rispetto al costo della vita – che continua a crescere – direi che ci sono ben pochi dubbi. Non solo, un altro è il dato che dovrebbe indurci a riflettere ancora di più: gran parte degli anziani che vivono in Italia, ad oggi, devono vivere con il trattamento minimo dell’Inps che corrisponde a poco più di 600 euro al mese.
Ogni anno si confida nella rivalutazione ma per il 2025 abbiamo ricevuto una vera batosta: la rivalutazione si è fermata allo 0,8%, meno di quel che si immaginava e che, soprattutto, si sperava. Il mese prossimo, però i pensionati avranno non uno ma ben due motivi per cui rallegrarsi: arriveranno gli aumenti e anche gli arretrati. Nel prossimo paragrafo scopriamo come cambieranno gli importi degli assegni Inps.
A marzo arriva la Primavera ma, soprattutto, arriveranno i tanto sospirati aumenti sulle pensioni. Milioni di pensionati, il prossimo mese, riceveranno un assegno previdenziale più ricco grazie ad aumenti e arretrati. Vediamo, nello specifico, come cambieranno le pensioni.
Come anticipato nel paragrafo precedente, con la legge di Bilancio 2025, il Governo di Giorgia Meloni ha fissato nello 0,8% la percentuale di rivalutazione delle pensioni per quest’anno. Tuttavia non tutti gli assegni saranno rivalutati in questa misura. Infatti le pensioni minime beneficeranno di una rivalutazione speciale del 2,2%.
Invece le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo saranno rivalutate dello 0,8%. Tale percentuale si abbasserà ulteriormente per gli assegni più ricchi: le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo dell’Inps saranno rivalutate dello 0,72%.
Infine gli assegni “d’oro”, quelli che superano di 5 volte l’importo delle pensioni minime, saranno soggetti ad una rivalutazione dello 0,6%. Insomma non molto ma comunque qualcosa. La rivalutazione non ha avuto effetto già all’inizio dell’anno ma verrà applicata a partire dal mese di marzo.
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Marzo sarà un mese ricco per i pensionati poiché arriveranno gli incrementi legati alla rivalutazione annua stabilita dal Governo con la Manovra di Bilancio. Ma non è questo l’unico motivo per cui le pensioni saranno più ricche il prossimo mese. C’è anche un’altra ragione.
Siccome la rivalutazione, a logica, sarebbe dovuta iniziare a gennaio e, invece, partirà da marzo, i pensionati il prossimo mese riceveranno anche gli arretrati relativi ai primi due mesi del 2025. Ma, a conti fatti, una persona che, di norma riceve la pensione minima, quanto riceverà a marzo?
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Come puntualizzato sopra, le pensioni minime saranno agevolate e beneficeranno di una rivalutazione non dello 0,8% ma del 2,2%. Dunque chi di norma riceve il trattamento minimo dell’Inps, che corrisponde a circa 603 euro al mese, il mese prossimo riceverà 13,27 euro in più e il suo assegno salirà a 616,67 euro mensili.