Arrivano i bonus e numerose sono le opportunità per quanti in questo momento possono usufruirne. Lavoratori interessati.
In questo momento storico, nel nostro paese, il concetto di bonus è sempre più legato al quotidiano dei cittadini. Una serie di misure che consentono, in un modo o nell’altro, di alzare la soglia degli introiti mensili per le famiglie. Prerogativa, in alcuni casi, sono i requisiti necessari. Nel caso specifico, cosi come riferito all’operazione di cui si parla in questi giorni protagonisti sono i lavoratori che possono ricevere in busta paga un sostanziale adeguamento dal valore molto alto.
Il Governo Meloni ha di recente introdotto specifici bonus in busta paga a vantaggio dei lavoratori dipendenti. Successivamente, in seguito a specifiche riflessioni riguardanti la stessa misura, Banca d’Italia ha proposto una serie di correzioni ipotetiche, soluzioni che andrebbero ad aumentare il numero di lavoratori coinvolti nella stessa misura. L’esecutivo, nello specifico ha operato, di recente attraverso tre specifiche manovre per assicurare alle famiglie un maggiore potere d’acquisto.
Nello specifico il Governo Meloni, per provare a offrire alle famiglie maggiore potere d’acquisto ha operato in tre diverse modalità. Un sgravio contributivo del 6% o 7% applicato a sostegno dei redditi che non superano i 35mila euro, taglio dell’Irpef per la parte reddito compresa tra i 15mila e i 28mila euro annui e ulteriore sgravio fino a 3mila euro l’anno per le lavoratrici assunte a tempo indeterminato con almeno due figli a carico.
Secondo quanto affermato da Banca d’Italia, le misure del Governo hanno assicurato alle famiglie coinvolte un vantaggio quantificabile nell’1,5%. La stessa istituzione, una volta individuato a suo parere qualcosa che in effetti non crea gli effetti apparentemente ricercati, prova in qualche modo a offrire una sponda al Governo, ampliando il discorso e provando a fornire specifiche indicazioni.
Si dovrebbe prevedere, insomma, un meccanismo capace di estendere il bonus in questione anche oltre quelli che sono i limiti stessi definiti. Il tutto grazie a una riduzione progressiva.
Si andrebbe a evitare, agendo in tal senso che pochi euro in più sulla busta paga possano compromettere l’accesso allo stesso bonus. Una indicazione che chiaramente andrebbe ad avvantaggiare non pochi lavoratori considerando quelle che sono le stesse condizioni d’accesso alla misura in questione. Un momento di riflessione più che mai dovuto, che potrebbe aprire la porta a nuovi interessanti risvolti in materia di bonus in busta paga e non solo.