Cambio di rotta del Governo Meloni per quanto riguarda l’Assegno d’Inclusione. Da luglio potrebbe cambiare tutto per chi ha già fruito del beneficio per 18 mesi.
Si continua a discutere dell’Assegno di Inclusione, il sussidio introdotto con la legge di Bilancio 2024 per prendere il posto del vecchio Reddito di Cittadinanza. La misura ha diverse crepe, lacune che vanno colmate e a cui il Governo Meloni sta lavorando. Fin da subito è stato chiaro che l’ADI non sarebbe stato la brutta copia del RDC.

Infatti per poterne beneficiare non basta avere reddito e Isee bassi ma è necessario anche che all’interno del nucleo familiare ci sia almeno un componente non occupabile, cioè non in grado di lavorare per ragioni di età o di salute. Sono considerati non occupabili i minorenni, le persone con invalidità pari o superiore al 67% e gli over 60.
Nelle ultime ore dal Ministero del Lavoro è arrivata una notizia che ha spiazzato tutti: il Governo ha cambiato rotta e, con ogni probabilità, apporterà un’ulteriore modifica al sussidio. Modifica che potrebbe entrare in vigore già da luglio. Le famiglie sono ancora incredule. Nei prossimi paragrafi analizziamo nei dettagli che cosa cambierà.
Assegno d’Inclusione: nuove regole
Nato nel 2024 per volere del Governo di Giorgia Meloni, in un anno e mezzo di vita, l’Assegno d’Inclusione ha già subito diversi stravolgimenti. Ma non è ancora finita qui in quanto, nelle scorse ore, è stata annunciata una novità che nessuno si sarebbe mai immaginato. Tutto è già stato confermato dal Ministro del Lavoro.

In origine l’Assegno d’Inclusione ammontava a 500 euro al mese più eventuali 280 per chi vive in affitto e per averne diritto l’Isee non doveva superare i 9360 euro e il reddito annuo loro poteva arrivare fino ad un massimo di 6000 euro. Da quest’anno, come molti sapranno, non è più così. Con la legge di Bilancio 2025 il Governo ha aumentato sia l’importo dell’aiuto che le soglie di Isee e di reddito.
Infatti nel 2025 l’ADI ammonta a 844 euro al mese tra sussidio di base e contributo per l’affitto. Il reddito può arrivare fino a 6500 euro all’anno e l’Isee può raggiungere 10.140 euro. L’Agevolazione può essere fruita fino a 18 mesi e poi, dopo uno stop di un mese, può essere rinnovata per altre 12 mensilità. E’ proprio su questo punto che il Governo sembra intenzionato a cambiare rotta: potrebbe apportare una modifica radicale.
Leggi anche: Ma quale pensione minima? Anche se non hai mai lavorato ora puoi avere più di 1600 euro: ecco come fare richiesta
Assegno d’Inclusione: ecco cosa succede dopo 18 mesi
Come anticipato nel paragrafo precedente il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di mettere mano ancora una volta all’Assegno d’Inclusione per apportare una modifica radicale che inciderà sulla vita di molte famiglie. Il cambiamento riguarda coloro che hanno già ricevuto il beneficio di Stato per 18 mesi.

Trascorse le prime 18 mensilità, se sussistono ancora le condizioni per poter fruire dell’aiuto, il nucleo familiare deve attendere un mese e poi può procedere con una nuova richiesta e il sussidio verrà rinnovato per un altro anno. Ebbene il Governo potrebbe decidere di abolire il mese d’interruzione per evitare che le famiglie si trovino in difficoltà.
Leggi anche: Vacanze low cost, se prenoti i voli in questo periodo risparmi 3 volte in più: viaggi quasi gratis
A parlarne è stato il Ministro del Lavoro Marina Calderone la quale, lunedì 30, porterà la proposta al Consiglio dei Ministri. La proposta prevede l’introduzione di un contributo straordinario che vada a coprire proprio quel mese in cui le famiglie resterebbero senza ADI. In pratica così si garantirebbe continuità a quei nuclei familiari effettivamente bisognosi di aiuto. La misura, se approvata, potrebbe entrare in vigore già dal prossimo mese.





