I comuni italiani che stangano tramite l’autovelox sono diversi. Tutto sulle zone a cui bisogna prestare massima attenzione ad ogni passaggio.
La scorsa settimana il Ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, ha presentato il decreto del Mit evidenziando la volontà di mettere un punto alle multe selvagge. Nel tempo infatti sono emersi sempre più casi in cui i comuni sembrano aver approfittato di un certo posizionamento degli autovelox per far scattare delle multe salate.
La nuova normativa prevede che i dispositivi siano posizionati solo in tratti di strada con un alto livello di incidenti registrati nei cinque anni precedenti. Inoltre sarà fondamentale un accordo preventivo tra i singoli comuni e le altre amministrazioni locali del territorio, come ad esempio le Prefetture.
La manovra stabilita vuole contrastare questa gestione degli autovelox su tutto il territorio italiano. Anche perché sono diversi i comuni italiani che hanno beneficiato di determinate entrate a seguito di sanzioni scattate tramite l’infrazione catturata da un autovelox.
Nel suo intervento Matteo Salvini ha fatto luce su una situazione in cui l’Italia ha da sola il 10% degli autovelox di tutto il mondo. I numeri alla fine danno ragione al vicepremier, come evidenziato dall’analisi fatta da Assoutenti. L’associazione si è concentrata sui proventi delle sanzioni stradali pubblicati dal Ministero dell’Interno.
Da questa indagine emerge che un piccolo comune delle Dolomiti bellunesi, Colle Santa Lucia con 350 abitanti ha incassato 1,2 milioni di euro dal 2021 al 2023 grazie all’unico autovelox a disposizione. Ricchissimi anche i comuni del Salento che nel 2023 hanno registrato degli incassi elevatissimi, spesso derivati dalla Statale 275 che collega Lecce con Santa Maria di Leuca.
Guida la classifica Galatina con 4,8 milioni, seguita da Trepuzzi e i suoi 1,8 milioni e Cavallino con 1,2 milioni. La Statale 372 che collega l’uscita dell’A1 di Caianello con quella di Benevento dell’A16 ha reso più ricchi con 2,3 milioni i comuni di Puglianello, Torrecuso e Castelvenere.
Anche sulla via Flacca che attraversa il litorale della provincia di Latina c’è una situazione analoga: nel 2023 Terracina ha incassato 2,2 milioni di euro e Gaeta 506mila euro. Vicino al record Cittadella, nel padovano, con 3,5 milioni.
Da un’indagine dell’Asaps si segnala che il 37% circa dei 583 milioni incassati dai grandi comuni sia realmente destinato alla manutenzione e alla sicurezza strale. La restante parte invece va a riversarsi semplicemente nelle casse locali.