Si comincia a pensare agli aumenti delle pensioni e la notizie per i disabili non è ottima. Ecco il motivo che lascia senza parole.
Già alle soglie di Maggio si comincerà a parlare di aumenti delle pensioni per il 2025 in seguito alla rivalutazione. Si tratta di un accrescimento che avviene ogni anno e che negli ultimi due ha permesso un incremento sostanzioso di tutte le pensioni, comprese quelle di disabilità. Il prossimo anno, invece, gli aumenti per queste specifiche pensioni saranno minimi.
La rivalutazione delle pensioni è un meccanismo studiato appositamente per fare in modo che ogni anno le pensioni aumentino in base all’aumento dell’inflazione. Si tratta di un meccanismo che permette ai pensionati di poter sopravvivere nonostante l’aumento dei prezzi che un’economia in crescita prevede ogni anno.
In questi ultimi anni, tuttavia, abbiano notato che l’inflazione può aumentare anche per circostanze che non sono legate all’aumento del benessere collettivo e alla crescita dell’economia di un paese.
Da dopo la guerra in Ucraina le crisi delle materie prime e dell’energia hanno fatto salire moltissimo i prezzi dei beni di consumo senza che ci fosse a controbilanciare un aumento dei salari dei lavoratori.
In questo modo ci si trova al paradosso per cui il meccanismo che doveva rendere le pensioni al pari dei salari permette alle prime un vantaggio considerevole sui secondi. Nonostante questo paradosso il meccanismo della rivalutazione funziona e tutte le pensioni possono aumentare di pari passo con l’inflazione, dalle pensioni di vecchiaia a quelle di invalidità civile.
Alle soglie di maggio si può già cominciare a fare una stima di quanto la rivalutazione aumenterà gli assegni pensionistici ad inizio dell’anno successivo. Purtroppo per le persone che percepiscono la pensione di invalidità potrebbero ricevere una brutta sorpresa rispetto agli anni passati.
Negli ultimi due anni le rivalutazioni delle pensioni hanno concesso aumenti molti alti per tutte le prestazioni INPS. Tra il 2022 e il 2024 l’inflazione è aumentata dell’8,1% e del 5,4% e di conseguenza le pensioni sono aumentate con essa.
Per il 2025 si è notato un drastico calo del livello di inflazione che si fermerà ad un aumento dell’1,6%, ovvero sotto la soglia del 2% che rappresenta la soglia di guardia secondo gli standard economici europei.
Ne consegue che per il 2025 le pensioni non avranno un aumento sostanzioso, ma solo di pochi euro, mentre per le pensioni di vecchiaia possono beneficiare di altri vantaggi, le pensioni di invalidità hanno soltanto l’aumento della rivalutazione.
L’aumento sulle pensioni di invalidità che cominceranno da gennaio 2025 dovrebbero, a meno di cambi in corsa nelle stime, ammontare a 5 euro al mese, 6 euro al mese per i ciechi civili assoluti non ricoverati. Si tratta dell’aumento più basso degli ultimi 3 anni e potrebbe far chiedere se sia abbastanza per fronteggiare la crisi economica ancora in corso.
Nonostante l’inflazione sia meno in crescita rispetto all’immediato passato i prezzi dei beni di consumo sono ancora molto alti e un aumento così basso delle pensioni per i disabili potrebbe non essere sufficiente a sostenerli.