Ad Atessa arriva la protesta dei lavoratori di Stellantis: il motivo

La situazione Stellantis ad Atessa si fa sempre più pericolosa. I lavoratori hanno annunciato uno sciopero di otto ore. Ecco il motivo della protesta.

L’incontro a Roma con Stellantis non è riuscito a riportare tranquillità nello stabilimento di Atessa. La tensione resta alta e i lavoratori hanno annunciato uno sciopero per la giornata di domani, venerdì 12 aprile. Stando a quanto riferito anche dagli stessi sindacati, i dipendenti dell’azienda incroceranno le braccia per 8 ore su tutti i turni.

Atessa sciopero dipendenti
Sciopero dei dipendenti dello stabilimento di Atessa – abruzzo.cityrumors.it – foto Ansa

Il motivo della protesta è l’aumento costante dei ritmi e dei carichi di lavoro. In più negli ultimi giorni c’è stato anche un ulteriore incremento dovuto alle nuove saturazioni conseguenti l’avviamento produttivo di nuove motorizzazioni. Insomma, situazioni che rendono tutto più difficile e da qui la scelta di dichiarare lo sciopero. La speranza è sempre quella di arrivare ad una soluzione in davvero poco tempo, ma la strada è lunga.

I lavoratori di Atessa incrociano le braccia

Atessa sciopero dipendenti
Ecco i motivi della protesta – abruzzo.cityrumors.it – foto Ansa

L’aumento dei carichi di lavoro sta portando i lavoratori di Atessa ad incrociare le braccia. Lo sciopero di domani, venerdì 12 aprile, rappresenta il primo passaggio di una protesta che terrà banco ancora per diverso tempo. Da parte dei dipendenti, infatti, non c’è nessuna intenzione di fare un passo indietro.

La situazione, quindi, si preannuncia molto critica e vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Ad oggi la sensazione è che se non vedremo dei compromessi difficilmente assisteremo ad una maggiore tranquillità. Non ci resta che, comunque, aspettare ancora un po’ di tempo per avere un quadro più chiaro anche su questa vicenda.

La protesta contro Stellantis

Atessa sciopero dipendenti
Nello stabilimento di Atessa la situazione è molto critica – abruzzo.cityrumors.it – foto Ansa

Nel comunicare questa protesta, i sindacati hanno ricordato come i risultati ottenuti dall’azienda dipendono principalmente dall’aumento dei carichi di lavoro e dalla riduzione dei costi e del personale. Una situazione che sta diventando sempre più critica e da qui la decisione di proclamare lo sciopero e un sit-in a Chieti.

Vedremo se si tratta dell’unica manifestazione oppure in futuro si continuerà con queste agitazioni per dare un chiaro segnale anche alla stessa azienda.

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