L’importo dell’Assegno di Inclusione subirà a breve un taglio. Chi sono le famiglie interessate e da cosa dipenderà questa pesante riduzione.
I percettori di Assegno di Inclusione non possono mai stare tranquilli. L’ultima notizia è di un taglio dell’importo del sussidio nel momento in cui si verificherà una specifica circostanza. Chi deve temere il peggio?
Sappiamo bene che dal 1° gennaio l’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. A differenza del precedere sussidio, l’AdI vuole essere più efficace nel raggiungimento degli obiettivi. Parliamo dell’inclusione sociale e dell’aumento dell’occupazione. Chi sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale, infatti, si impegna ad intraprendere percorsi di politiche attive del lavoro o di inclusione sociale e a rispettare determinati obblighi come la regola dei 120 giorni che impone di presentarsi presso i servizi sociali di competenza territoriale.
In più non si potrà rifiutare nemmeno un’offerta di lavoro congrua o si perderà il diritto alla misura. Da pochi giorni c’è stata una bella notizia legata all’AdI ossia l’ampliamento della platea dei beneficiari prevista in seguito alla richiesta del Comitato scientifico di alzare la soglia ISEE per adeguarla ai tassi dell’inflazione. Ma ora giunge una pessima notizia per tante famiglie.
Beneficiari dell’Assegno di Inclusione sono le famiglie in cui almeno un componente è minorenne, invalido oppure over 60 e i nuclei familiari in condizioni di svantaggio sociale. In presenza di queste categorie di soggetti e dei requisiti patrimoniali e reddituali richiesti si potrà ottenere il sussidio.
Attenzione, i componenti privi di queste caratteristiche non riceveranno il sussidio e non verranno considerati nella scala di equivalenza che permette di percepire il beneficio.
Cosa accade nel momento in cui il figlio minorenne diventa maggiorenne? Poniamo il caso che nella famiglia ci siano tre figli. Il più grande compie 18 anni. Significa che il sussidio non sarà più calcolato su tre persone ma su due con conseguente riduzione dell’importo.
Il figlio diciottenne, infatti, uscirà dal conteggio perché non appartenente più ad una categoria ammessa al beneficio. E se l’Assegno di Inclusione si riceveva solamente per un figlio minorenne ora diventato maggiorenne?
Se non sussiste nessun’altra condizione una volta comunicata la variazione si perderà il sussidio. Rimane la possibilità di fare domanda di Supporto per la Formazione e il Lavoro. Ricordiamo che la variazione deve essere subito comunicata o si cadrà in un reato dalle gravi conseguenze.