Attenzione alle novità riguardanti i limiti per la pensione di invalidità e per il trattamento minimo. Chi beneficerà di un aumento
Anno dopo anno non bisogna mai dare nulla per scontato per quanto riguarda gli importi dei sussidi e delle agevolazioni che lo Stato va a destinare a determinate categorie. Questo perché le cifre potrebbero cambiare sulla base di una molteplicità di fattori, dall’andamento dell’inflazione ad eventuali modifiche legate ai requisiti di accesso, fino ad un intervento diretto sulle cifre per incrementarle o ridurle.
In tale contesto è bene controllare i nuovi aggiornamenti riguardanti i limiti per la pensione di invalidità e per il trattamento minimo. Scopriamo che cosa cambia nel 2024.
Pensione di invalidità e trattamento minimo, le novità 2024
Con pensione di invalidità si fa riferimento all’assegno di invalidità integrabile al trattamento minimo e rappresenta una vera e propria prestazione il cui importo dipende in maniera diretta dai contributi che il lavoratore ha versato.
Non ci troviamo dunque di fronte ad una misura assistenziale come può esserlo l’assegno mensile di assistenza Inps ma ad una particolare tipologia di trattamento pensionistico.
Importante è inoltre ricordare che è fondamentale che la prestazione sia liquidata in regime misto (ovvero con contributi versati anche pre-’96) per poter beneficiare dell’integrazione al trattamento minimo sull’assegno di invalidità.
E che il trattamento minimo delle pensioni ha un importo di 599 euro al mese per 23 mensilità; ma per il 2024 è stato previsto un extra bonus del 2,7% pertanto la misura raggiunge l’importo di 615 euro al mese.
Scopriamo a questo punto come non perdere il bonus sull’assegno di invalidità e sulla pensione sulla base dei limiti di reddito 2024. Il tutto a patto che il beneficiario abbia un grado di invalidità non inferiore al 74%: egli potrà lavorare ma prestando attenzione a dei limiti di reddito.
Fino a 7.781 euro e fino a 23.345 euro (individuale e coniugale) potrà percepire l’intero trattamento minimo. Oltre i 15.563 euro (31.127 coniugali) verrà esclusa ogni integrazione al trattamento minimo.
Invece nel caso di reddito individuale compreso tra 7.781 e 15.563 euro (oppure tra 21.345 e 31.127 euro per il reddito coniugale) sarà possibile percepire una parziale integrazione al minimo.
Come dicevamo però solo i pensionati lavoratori che hanno una pensione liquidata col sistema di calcolo misto pertanto con contributi versati prima del 1996 ma che ricadono nel sistema retributivo, otterranno il diritto all’integrazione al trattamento minimo.
