Brutte notizie per migliaia di percettori dell’Assegno d’ Inclusione: molti potrebbero non riceverlo più a partire da gennaio 2026 a causa di un cambiamento importante.
Si complicano e non poco le cose per chi riceve l’Assegno d’ Inclusione, il sussidio entrato in scena nel 2024 per prendere il posto del vecchio Reddito di Cittadinanza. A distanza di meno di due anni ci troviamo di fronte al fatto che, a breve, molte famiglie con gravi difficoltà economiche potrebbero perderlo.

Nel 2026, infatti, cambieranno parecchie cose per il nostro paese a partire dalle pensioni. Ma non solo: anche l’ADI sembra essere in bilico e si prevede una bella sforbiciata alla platea dei beneficiari. Dunque, pur avendo Isee e reddito familiare in linea con i requisiti richiesti, molti lo perderanno.
Assegno d’ Inclusione: requisiti 2025
L’Assegno di Inclusione, fin da subito, ha mostrato di essere un po’ diverso dal vecchio sussidio grillino: molto più difficile da ottenere ma molto più facile da perdere. E, infatti, molti dovranno dire addio per sempre a quest’agevolazione con la fine di quest’anno.

L’Assegno d’Inclusione, esattamente come il vecchio Reddito di Cittadinanza, si rivolge a nuclei familiari in gravi difficoltà economiche. Nello specifico, per l’anno 2025, è stato stabilito che l’Isee non deve superare i 10.140 euro mentre il reddito familiare annuo può arrivare ad un massimo di 6500 euro. L’importo è più elevato rispetto al vecchio RDC e- tra sussidio e contributo per l’affitto – ammonta a 845 euro mensili di base i quali possono aumentare in base al numero di familiari non occupabili.
Infatti, per avere diritto a quest’agevolazione, è indispensabile anche all’interno del nucleo familiare ci sia almeno un componente non occupabile: un minore di 18 anni, una persona che ha già compiuto 60 anni o un soggetto con invalidità pari o superiore al 67%. Diversamente la richiesta sarà respinta dall’Inps.
Leggi anche: TFR a rischio per milioni di lavoratori: dal 2026 potrebbe trattenerselo l’Inps
Assegno d’ Inclusione: ecco chi lo perderà nel 2026
Come spiegato nel paragrafo precedente, l’Assegno d’Inclusione spetta unicamente a quelle famiglie con Isee e reddito al di sotto di certe soglie e in cui sia presente un soggetto non occupabile. Nel 2026, purtroppo, molti lo perderanno nonostante le condizioni di indigenza.

Partiamo con il dire che non possiamo ancora sapere quali saranno i nuovi limiti di Isee e di reddito che il Governo stabilirà per il 2026: nel caso fossero più bassi rispetto a quelli di quest’anno, molte famiglie non avrebbero più diritto all’aiuto di Stato. Ma non è questo l’unico motivo.
Leggi anche: Vacanze finite, arriva un ricco bonus: puoi avere subito 2500 euro e non serve nemmeno l’Isee
Se, ad esempio, una famiglia rientrasse nei limiti reddituali stabiliti ma nel 2026 l’unico minore presente compisse 18 anni, a quel punto perderebbe ugualmente il sussidio in quanto se in un nucleo familiare non c’è nessun componente non occupabile, l’Inps non potrà continuare ad erogare il sussidio.





