Il governo va avanti ed elimina gli emendamenti inseriti venerdì scorso che legavano le mani a esercenti e operatori commerciali. Ieri sera un intervento del presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia è riuscito nell’impresa last minute di modificare il testo dell’articolo 10 del Decreto del Fare che ora recita: “L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete wi-fi non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio”.
Nello specifico, sembra che la Commissione Trasporti, Poste e telecomunicazioni avrebbe rinunciato ad alcune e dunque cade, per gli esercenti, l’obbligo di identificazione per i fruitori della connessione internet wi-fi. Entrando in un albergo o in un bar o in un ristorante, non saremo più tenuti a rilasciare i nostri dati personali, username o password, per accedere al servizio che sarà reso disponibile senza la richiesta di particolari autorizzazioni.
Questa liberalizzazione è un’arma a doppio taglio secondo alcuni poiché, se da una parte solleva da obblighi fastidiosi, dall’altra espone a certi rischi. Infatti se qualcuno commette reati informatici utilizzando la nostra linea internet e noi non possiamo dimostrare chi sia, rimarremo sicuramente coinvolti nelle indagini.
La correzione all’articolo 10 del decreto del fare è stata stimolata dagli interventi di alcuni parlamentari come Stefano Quintarelli di Scelta Civica che ha spronato il presidente Boccia (PD) a modificare il testo. Ora però, come sempre, c’è da aspettare tutto l’iter legislativo, incrociando le dita affinché non ci siano ulteriori intoppi, che nel governo italiano son sempre dietro l’angolo.