Le abitudini viziate più note sono: il succhiamento del dito, l’utilizzo del ciuccio e del biberon, il mordicchiarsi le labbra o le unghie, il deglutire interponendo la lingua tra i denti anteriori e il respirare con la bocca invece che con il naso. Queste azioni interferiscono con la crescita e il corretto sviluppo dell’apparato stomatognatico ovvero dei denti e dei mascellari e possono determinare nel bambino anomalie quali il palato stretto, lo sventagliamento dei denti anteriori e il morso aperto quando cioè i denti anteriori superiori e inferiori non hanno contatto; le conseguenze di queste malocclusioni possono essere un brutto sorriso, la difficoltà a masticare, la pronuncia errata di alcune lettere e la predisposizione ad avere infezioni alla gola.
Per questo motivo il bambino in crescita ovvero dai 6 ai 10 anni che presenta abitudini viziate dovrebbe essere motivato ad eliminare tale comportamento, spesso infatti, se corretto tempestivamente non svilupperà una molocclusione severa o comunque tenderà a risolverla spontaneamente se di entità lieve, con l’aiuto di un
apparecchio ortodontico e di altri specialisti quali l’otorino e il logopedista nei casi medio-gravi.
Di Pietro Dott.ssa Federica
Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria
Specializzata in Ortognatodonzia
Perfezionata in Odontoiatria pediatrica
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