Tombola napoletana, molti ci giocano, ma ignorano il significato di tutti i numeri: un piccolo vademecum che ti aiuterà a superare brillantemente le feste di Natale.
Magari in questo momento stai giocando a tombola con gli amici ed i familiari riuniti intorno alla tavola e vi starete chiedendo la pronuncia o a quale figura corrisponda un determinato numero uscito fuori dal caratteristico ‘paniere’. Ebbene ecco la risposta alle tue domande e curiosità intorno a questo antico ed amatissimo gioco.
Forse non lo sai, ma la tombola nasce da una diatriba tra padre Gregorio Maria Rocco e re Carlo di Borbone nel 1734. L’uomo di chiesa considerava il gioco immorale e voleva fosse vietato, mentre il secondo voleva controllarlo per trarne vantaggio e abolire quello clandestino. Alla fine fu impedito di giocarci durante le feste natalizie, consentendo invece una variante casalinga che poi divenne consuetudine.
Molti di noi si sbizzarriscono con il tabellone in mano ad associare ogni numero ad un evento o una persona/personaggio, ma sapete quali sono i veri significati? Vediamo un po’ quali sono le associazioni originali tra numeri e figure o eventi, proprio come avviene nella Smorfia napoletana.
Tombola napoletana e significato dei numeri
Ogni numero della tombola napoletana ha un significato legato alla Smorfia, come già visto, ma è interessante andarli a vedere uno per uno dando anche una spiegazione su quella che è la pronuncia.
1.L’Italia. L’Italia.
2.’A Piccerella. La bambina.
3.’A Jatta. La gatta.
4.’O puorco. Il maiale, inteso come animale o uomo volgare.
5.’A Mano. La mano
6.Chella ca guarda ’nterra. Quella che guarda a terra, inteso come l’organo riproduttivo femminile.
7.’O Vase. Il Vaso.
8.’A Madonna. La Madonna, ma anche una mamma defunta.
9.’A Figliata. La figliolanza.
10.’E Fasule. I fagioli.
11.’E Suricille I piccoli topi.
12.’O Surdate. Il soldato.
13.Sant’Antonio. Sant’Antonio.
14.’O ’Mbriaco. L’ubriaco sia fastidioso che allegro.
15.’O Guaglione. Il ragazzo.
16.’O Cu*o. Il cu*o vale anche come colpo di fortuna.
17.’A Disgrazzia. La disgrazia.
18.’O Sanghe. Il sangue.
19.’A Resata. Una risata molto forte.
20.‘A Festa. Ogni tipo di festa o celebrazione.
21.’A Femmena annura. La donna nuda.
22.’O Pazzo. Il pazzo. Anche persona sconsiderata.
23.’O Scemo. Lo scemo.
24.’E Gguardie. Le guardie.
25.Natal’. Natale.
26.Nanninella. Anna, dal nome della madre della Madonna.
27.’O Cantero. L’orinale, vaso da notte.
28.’E Zzizze. Il seno.
29.’O Pate d’e Ccriature. Il padre dei bimbi, inteso come l’organo riproduttivo maschile.
30.’E Ppalle d’o Tenente. Le palle (di cannone) del tenente, inteso come i testicoli.
31.’O Padrone ’e Casa. Il padrone della casa (in fitto).
32.’O Capitone. Il capitone, piatto tipico natalizio nel napoletano.
33.L’Anne ’e Cristo. Gli anni di Cristo.
34.’A Capa. La testa.
35.L’Aucelluzz. L’uccellino.
36.’E Ccastagnelle. Le nacchere spagnole.
37.’O Monaco. Il monaco.
38.’E Mmazzate. Le bastonate.
39.’A Funa n’Ganna. La corda al collo.
40.’A Paposcia. L’ernia inguinale.
41.’O Curtiello. Il coltello. Inteso come arma.
42.’O Cafè. Il caffè.
43.’Onna pereta fore ’o barcone. Donna Pereta (peto rumoroso) al balcone, inteso come donna pettegola.
44.’E Ccancelle. Le carceri.
45.’O Vino bbuono. Il vino buono.
46.’E Denare. I soldi.
47.’O Muorto. Il morto.
48.’O Muorto che pparla. Il morto che parla.
49.’O Piezzo ’e Carne. Il pezzo di carne, ma si intende una donna prosperosa.
50.’O Ppane. Il pane.
51.’O Ciardino. Il giardino.
52.’A Mamma. La mamma.
53.’O Viecchio. Il vecchio inteso come anziano saggio.
54.’O Cappiello. Il cappello.
55.’A Museca. La musica come quella delle feste di piazza.
56.’A Caruta. La caduta che suscita ilarità.
57.’O Scartellato. Il gobbo che nella tradizione popolare una figura portafortuna.
58.’O Paccotto. Il pacco postale o imballato.
59.’E Pile. I peli. Considerati simbolo di virilità.
60.Se lamenta. Si lamenta per conseguenza di un serio dolore.
61.’O Cacciatore. Il cacciatore.
62.’O Muorto acciso. Il morto assassinato.
63.’A Sposa. La sposa.
64.’A Sciammeria. La marsina, intesa come giacca da cerimonia.
65.’O Chianto. Il pianto amaro per un dispiacere.
66.’E ddoie Zetelle. Le due zitelle, anziane donne non sposate.
67.’O Totaro int”a Chitarra. Il totano nella chitarra si riferisce all’atto sessuale tra uomo e donna.
68.’A Zuppa cotta. La minestra cotta, intesa come condizioni disagiate.
69.Sott’e ’Ncoppa. Sottosopra, inteso come riferimento a una posizione erotica.
70.’O Palazzo. Il palazzo.
71.L’Ommo ’e Mer. L’uomo di mer*a inteso come uomo meschino, ignobile, inaffidabile.
72.’A Maraviglia. Lo stupore.
73’O Spitale. L’ospedale.
74’A Rotta. La grotta. In particolare quello dove nacque Gesù.
75.Pullecenella. Pulcinella simbolo di Napoli e portafortuna.
76.’A Funtana. La fontana.
77.’E Riavulille. I diavoletti.
78.‘A bella Figliola. La bella figliola intesa come prostituta.
79.’O Mariuolo. Il ladro o la persona disonesta.
80.’A Vocca. La bocca.
81’E Sciure. I fiori.
82.’A Tavula ’mbandita. La tavola imbandita.
83.’O Maletiempo. Il maltempo.
84.’A Cchiesa. La chiesa.
85.Ll’Aneme ’o Priatorio. Le anime del Purgatorio.
86.’A Puteca. Il negozio in realtà la bottega alimentare.
87.’E Perucchie. I pidocchi simboli di sporcizia e miseria.
88.’E Casecavalle. I caciocavalli riferito anche al seno della donna.
89.’A Vecchia. La vecchia anche simbolo del tempo che scorre.
90’A Paura. La paura.