Non tutti amano il Natale, anzi per alcuni le festività natalizie rappresentano un vero e proprio tormento fonte di ansia, tristezza e apatia sociale
Il Natale resta la festa più amata dagli italiani. Un momento atteso tutto l’anno sia da grandi che dai bambini, dove ritrovare quella pace e quella serenità che il ritmo della vita moderna oramai non ci permette più di assaporare. La magia del Natale si comincia a manifestare ad inizio dicembre quando le città si accendono con le luminarie ad ogni angolo delle città e si colorano degli addobbi che adornano i salotti di casa e le vetrine dei negozi. La ricerca del regalo perfetto per i nostri cari e la scelta del menù per quella che comunque sarà una giornata conviviale con tutta la famiglia riunita.
Ma le festività natalizie possono essere anche un problema per qualcuno che mal digerisce il clima di gioia e di attesa dell’evento. Si chiama infatti depressione natalizia, o “Christmas Blues”, quel fenomeno psicologico caratterizzato da sentimenti di tristezza, malinconia, o ansia che molte persone sperimentano proprio durante il periodo natalizio.
Clima di festa, ma non per tutti
Con il periodo natalizio alle porte si incominciano a vedere le luci nelle vie delle città, le vetrine addobbate a festa, si cominciano a comprare i primi pacchetti regalo. Normalmente questi sono giorni legati ad un clima gioioso, di sentimenti positivi, di pranzi o cene passate in famiglia, in allegria, ma soprattutto in armonia. Ma per qualcuno non è così, anzi ci sono sempre più persone che associano il periodo natalizio a sentimenti non positivi e finiscono per percepire ansia, malinconia e tristezza. Questa particolare situazione viene indicata come “Christmas Blues”.
Un fenomeno in costante ascesa anche tra gli italiani, secondo una recente ricerca infatti, addirittura un italiano su tre associa a questo momento dell’anno anche sensazioni negative e per 20,4% la pausa natalizia significa solo emozioni negative e, principalmente tristezza, malinconia, ansia, stress enoia. Questo fenomeno, noto come Christmas Blues, racconta di un disagio emotivo diffuso durante le feste, caratterizzato da malinconia, irritabilità e difficoltà a vivere il clima gioioso tipico di questo periodo.
Ecco come sopravvivere alle festività
Uno stato d’animo probabilmente determinato molte volte anche dalle vicende personali di ognuno di noi, pensiamo alle persone sole, ai genitori separati e alla tristezza dei figli di genitori separati, di chi ha qualche problema di salute e da chi non riesce a metabolizzare i problemi quotidiani che possono derivare dal lavoro. Chi nella vita, per indole e per carattere è più portato allo struggimento, all’introspezione e alla malinconia, farà sicuramente più fatica a capire e a metabolizzare che ci può essere qualcuno che comunque là fuori, da un’altra parte si riunisce a celebrare, gioire nello stare insieme.
Le festività rappresentano un periodo che coinvolge emozioni contrastanti in tutte le fasce d’età, ma l’intensità varia notevolmente. In particolare, la fascia dei 25-44enni è la più vulnerabile, alle prese con ansia e stress per gli obblighi familiari e l’organizzazione delle feste, ma con il tempo, emerge anche un senso di nostalgia e di colpa, soprattutto tra gli over 65, che vivono il Natale con un’intensità emotiva maggiore perchè si rendono conto sempore di più che la vita sta filando via veloce e incontrollabile. Non esiste una ricetta precisa e sicuramente non esistono farmaci o rimedi naturali, probabilmente la cosa migliore è concentrarsi sulla propria famiglia e su quanto si ha, apprezzando le piccole gioie, come un momento tranquillo con un amico o un familiare.