Si porta nelle scuole l’arte del “dire e contraddire”: la bella iniziativa dell’Ordine degli Avvocati

Gli Ordini Forensi di Pescara e Teramo presentano il torneo del dire e contraddire che vedrà gli studenti dibattere in aule di tribunale, scoprendo l’arte della retorica.

Il padre della retorica, dell’ars oratoria, Aristotele, scriveva nel suo trattato sul tema che la retorica è “la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto”. Da questo assunto, sono passati secoli, fatti di perfezionamenti di un’arte che non deve venire dimenticata o snobbata, in quanto in essa si nascondono i semi del dialogo fatto di teti e antitesi.

STUDENTI IN TRIBUNALE
STUDENTI IN TRIBUNALE abruzzo.cityrumors.it

E proprio per mettere anche ai più giovani di scoprire a fondo i segreti di questa mal valutata arte, da una convenzione tra il consiglio nazionale forensse e il Miur (ministero dell’Istruzione e del Merito), arriva un’iniziativa interessante e innovativa: organizzare un torneo del dire e del contraddire, in cui gli studenti liceali si cimenteranno nel confronto con altri loro coevi, assistiti dagli avvocati di Pescara e Teramo.

La retorica tra gli studenti

Alla retorica si tende a dare una connotazione negativa: è detto retorico, spesso, chi gira intorno a un argomento senza mai arrivare a un punto. Se però si affrontasse la riscoperta dell’ars oratoria, da quelli che ne sono maestri e che, di giorno in giorno, la mettono in pratica, probabilmente si riuscirebbe a restituire alla retorica quel significato aristotelico di dialogo volto a dirimere le controversie, non a crearne di nuove.

Ma per un torneo
Ma per un torneo abruzzo.cityrumors.it

Essenziale in questo senso è non confondere l’arte retorica con quella eristica e, per fare ciò, accorrono in aiuto gli avvocati, esperti nell’utilizzo della parola al fine di risultare più convincenti possibile. Da una convenzione tra il consiglio nazionale forense e il Miur, nasce il torneo del dire e del contraddire, indirizzato a ragazzi liceali che si sfideranno, nelle aule di tribunale, a colpi di parole ben soppesate, assistiti dagli avvocati di Pescara e Teramo.

L’idea del torneo nasce nel 2017, dal consiglio nazionale forense e, nel 2020, diviene oggetto del protocollo d’intesa tra il consiglio nazionale forense e il ministero dell’Istruzione. All’edizione 2023 del torneo hanno partecipato più mille studenti, carichi di entusiasmo, selezionati tra 49 scuole secondarie di secondo grado facenti capo agli ordini degli avvocati presenti sul territorio.

Per Pescara, parteciperanno il liceo Maior classe V liceo delle scienze umane opzioni economico sociale coadiuvati dalla professoressa Claudia Aurisicchio e l’istituto tecnico statale “Aterno-Manthoné” classi III E e V F seguiti dalla professoressa Cristina de Marinis e dal professor Antonio Colameco; per Teramo gli studenti del Liceo Classico “Delfico-Montauti” classi I, II e III A, II C, IV H, coadiuvati dalla professoressa Marta Vittorini”.

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