Tim Cut è uno dei film più visti del momento su Netflix. Se anche tu non hai capito nulla, ti spieghiamo noi come funziona.
Diretto da Hannah Macpherson è un horror che mescola tinte gialle e di fantascienza, in una crescita di tensione che si può ammirare dall’inizio alla fine. La storia racconta la vita di Lucy Field una ragazza cresciuta con il ricordo del fantasma della sorella Summer che in realtà non ha mai conosciuto.
Questa è stata uccisa, insieme ad altri ragazzi, da un serial killer che non è mai stato trovato. Quando un giorno si reca nel fienile, dove è stata uccisa la sorella, si trova catapultata indietro nel tempo nel 2003 a due giorni dal terribile massacro.
Ritornata indietro si rende conto che è la sua grande occasione per salvare la sorella da morte certa e così le si avvicina per cercare di diventarci amica e salvarla dal killer. Fin qui sembra tutto abbastanza consueto e facile, molti però hanno trovato delle difficoltà a livello strutturale e sono rimasti decisamente sorpresi da come il racconto è stato sviluppato. Andiamo a cercare di capirci qualcosa di più sul film di Netflix, con la piattaforma che anche a novembre sorprende con titoli nuovi.
Tim Cut, almeno a leggere la trama, sembra un film visto e rivisto, invece nasconde dentro di sé tantissime curiosità che vogliamo analizzare insieme a voi. Uno dei punti che ha maggiormente incuriosito, di questo prodotto Netflix, il pubblico è sicuramente il viaggio nel tempo che si pone come fulcro centrale del racconto.
E c’è qualcuno anche che ha criticato la volontà di viaggiare all’interno dello sci-fi per un film che in realtà ha una struttura debole sotto almeno alcuni punti di vista. Rispetto alla maggior parte dei film sui viaggi nel tempo, però, prova a spiegare esattamente come funziona una macchina per viaggiare nel tempo.
Le protagoniste scopriranno come la macchina spara un laser da una parte e antimateria dall’altra. L’interazione di particelle dei due punti apre un wormhole che diventa un passaggio nel tempo. In realtà si tratta di argomenti molto complessi che qui vengono rappresentati come espediente narrativo per semplificare il tutto.
La sensazione è che il film prenda poco sul serio la spiegazione e la utilizzi solamente per guidare il suo scopo e cioè quello di generare il dramma tra due sorelle che si sono perse e mai incontrate. E a voi, nonostante queste imperfezioni, il film vi è piaciuto?