Ci sono progetti ambiziosi che hanno un costo spropositato e che alla fine non vedono mai la luce: uno di questi casi ci priverà di un prodotto a lungo desiderato.
Cosa rende grande un film? L’industria cinematografica punta molto sullo “Star System”, confidando sul potere attrattivo delle stelle di prima grandezza al fine unico di portare incassi al botteghino. Inventato durante l’epoca d’oro di Hollywood, il sistema di marketing di Hollywood funziona ancora oggi – Top Gun Maverick ne è la più illustre dimostrazione – ma comincia a risentire del peso degli anni.
Inoltre c’è una differenza enorme tra grande produzione e grande film. Non basta infatti spendere milioni di dollari in produzione per rendere una pellicola degna del nostro tempo. Se è vero che un budget enorme permette di avere un cast ricco, effetti speciali di primissimo livello, inquadrature e fotografia migliori, tutto questo non basta se la sceneggiatura fa acqua o se la trama è inconsistente.
Per questa ragione ci sono dei film indipendenti che spesso e volentieri rimangono addosso più di produzioni megagalattiche. Un concetto che ha compreso sin dagli albori Netflix: la piattaforma streaming attualmente leader del mercato ha sempre premiato la creatività e dato spazio a idee originali, basti pensare a Stranger Things, Baby Reindeer, La Casa di Carta, Squid Game e Arcane.
Non sempre le idee sono messe a frutto in modo tale da essere attrattive per un grande pubblico – ad esempio una serie ben costruita e pensata come The end of the fu***g world non ha attecchito – e nel mezzo della produzione ci sta anche il kolossal o il titolo commerciale di richiamo, ma è la filosofia alla base a fare la differenza e Riot Game, software house che ha creato la serie Arcane ne è ben consapevole.
Se si cita Arcane e Riot Game è perché il film costato una fortuna e che purtroppo non vedremo mai né al cinema né in tv è proprio quello su League of Legends. La serie tratta dal videogame è stata una sorpresa incredibile, gli autori sono riusciti a trarre l’anima dell’universo videoludico di riferimento per creare una storia a sé stante, con un proprio linguaggio, una propria visione artistica e una propria dignità.
Ancora oggi la prima stagione di Arcane è quanto di più bello mai prodotto da Netflix e le prime tre puntate della seconda stagione (uscite lo scorso 9 novembre) hanno confermato il talento artistico e narrativo degli autori della serie. Fa un po’ male pensare che il viaggio di Arcane si concluderà con questa seconda stagione, ma è un qualcosa che dovrebbe insegnare una lezione importante all’industria tutta: gli autori non vogliono speculare sul brand, ma creare un’esperienza che sia degna di essere vissuta (nonché rispettosa dei fan del prodotto originale).
Per la stessa ragione, nonostante siano stati spesi 5 milioni di euro per ingaggiare i Fratelli Russo (gli stessi che hanno curato la saga degli Avengers), il film su League of Legends non vedrà mai la luce. Dopo diversi meeting, infatti, Riot Games ha compreso che creare un film in grado di mantenere la medesima qualità della serie Arcane era al momento impossibile e il progetto è stato messo da parte.
Intervistato da Variety, Marc Merrill (co-fondatore di Riot e responsabile delle produzioni) ha chiarito che le ambizioni di espandersi nel mondo del cinema non sono cambiate, ma chiarito che non si vuole tradire la filosofia alla base di questo progetto: “Non abbiamo mai avuto intenzione di operare come uno studio tradizionale con tempistiche tradizionali. Ciò che è cambiato man mano che ne sapevamo di più sono state le nostre aspettative su noi stessi: ci siamo resi conto che fare le cose per bene richiede molto più tempo di quanto ci aspettassimo in origine, e quindi abbiamo ricalibrato il nostro sviluppo, gli obiettivi di output e i team tenendolo a mente”.