Gli Oasis tornano insieme dopo quindici anni, Noel già al lavoro in studio, Liam si prepara a unirsi alle prove ma le preoccupazioni sono molte: litigheranno ancora una volta? Tutto sulle date, i retroscena, la formazione e l’accordo milionario del merchandising per il tour
Dopo quindici anni di silenzio e tensioni familiari, i fratelli Gallagher tornano a condividere il palco. La reunion degli Oasis, attesa e chiacchierata per anni, prende finalmente forma con le prime sessioni di prove guidate da Noel Gallagher, immortalato all’uscita di un estenuante lavoro in studio di dieci ore a Londra.

Le immagini lo mostrano stanco, barba incolta e occhiali scuri, reduce da una giornata dedicata a rifinire i brani che segneranno la storia del tour “Oasis Live 25”.
Oasis in tour
La partenza ufficiale è fissata per il 4 luglio al Principality Stadium di Cardiff, seguita da numerose date concentrate soprattutto nel Regno Unito. Ma mentre Noel affina arrangiamenti e sperimenta anche nuovo materiale ricomponendo la band che torna sul palco dopo numerosi cambi di formazione, Liam rimane per ora lontano dalle sale prova.
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La sua priorità, come confermato da fonti vicine alla band, è il riposo: “Dopo un anno intenso con il tour da solista dedicato a Definitely Maybe, ciò di cui ha più bisogno è recuperare la voce”.
Oasis, il ritorno
In realtà Liam si è visto spesso in palestra, poco lontano da casa, dove pare che abbia assunto un personal trainer incaricato di rimetterlo nelle migliori condizioni possibili. Pur non essendo mai stato un maratoneta sul palco, Liam Gallagher dovrà affrontare molte date su un palco enorme.
Il tour sancisce la fine di una delle separazioni più clamorose della musica britannica. I Gallagher saliranno di nuovo insieme in scena dopo l’ormai leggendario litigio del 2009 a Parigi quando al termine di una zuffa negli spogliatoi dello show si separarono interrompendo un tour. Due giorni dopo si sarebbero dovuti esibire a Milano. Fu uno shock per centinaia di migliaia di fan in ogni parte del mondo.
Fratelli coltelli
I due si sono evitati per anni lanciandosi frecciate pesanti sui social e nelle interviste quando inevitabilmente il loro rapporto veniva ovviamente tirato in ballo dai giornalisti. Liam non più di due anni fa aveva dichiarato che gli Oasis per lui sarebbero stati un passo indietro. Noel era stato anche più pesante: “L’ipotesi di una reunion non esiste, né ora né mai…”
In realtà già lo scorso anno pare che i due, convocati da mamma Peggy, siano scesi a più miti consigli: anche in considerazione di offerte davvero irrinunciabili. A sancire la pace una cena di famiglia, presieduta dal fratello maggiore Paul.
Oasis, tour mondiale: trenta date
Noel, 57 anni, e Liam, 52, si esibiranno in trenta concerti negli stadi più prestigiosi del mondo: dopo Cardiff, in lista ci sono Manchester, Wembley, Edimburgo e Dublino, prima di volare in Asia, Stati Uniti, Sudamerica e Australia.
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Noel è stato fotografato a Londra mentre lascia la sala prove dopo una lunga giornata di lavoro. “Era in studio da ore a registrare e provare brani. Con un po’ di fortuna, ne potrebbe uscire anche materiale inedito entro la fine dell’anno” ha rivelato uno dei tecnici di appoggio allo studio.

Liam recupera
Nel frattempo Liam resta a riposo nella sua tenuta di campagna nel Cotswolds, dove si è trasferito temporaneamente per prepararsi alle fatiche del tour: “Il piano è incontrarsi tutti a maggio. Si farà una sorta di jam session e definiremo la scaletta. Liam sarà l’ultimo a unirsi, solo per le parti vocali”, ha raccontato Noel in una chiacchierata informale con un cronista del suo ufficio stampa.
Accanto ai due fratelli, la band si presenta con un mix di storici compagni di viaggio e volti nuovi. Ci sarà il ritorno di Paul “Bonehead” Arthurs, chitarrista ritmico fondatore della band, ma anche Gem Archer che lo aveva sostituito nel gruppo nel 1999. Il bassista sarà di nuovo Andy Bell, dieci anni con il gruppo fino allo scioglimento del 2009. Alla batteria è stato annunciato Joey Waronker, noto per la sua collaborazione con i R.E.M. e Beck, una conferma che ha smentito la presenza ai tamburi di Zack Starkey.
L’attesa dei fan e il caos dei biglietti
Il primo annuncio del tour aveva scatenato una vera e propria corsa al biglietto. La domanda è stata tale da mettere in crisi i sistemi di vendita e innescare una bufera sulle tariffe dinamiche. Noel stesso ha ammesso: “Pensavo fosse un evento importante, ma sono rimasto sorpreso da quanto lo fosse davvero”. Richieste enormi, gi gran lunga superiore alla disponibilità degli ingressi.
Il caso ha coinvolto anche la Competition and Markets Authority britannica, che ha aperto un’indagine contro Ticketmaster per aver venduto biglietti ‘platinum’ a prezzi quasi tripli rispetto a quelli standard. Inutile sottolineare che il secondary ticket per i concerti degli Oasis sta facendo affari enormi: a Londra un biglietto viene venduto anche a 2mila sterline.
Merchandising e diritti d’immagine: l’affare da 20 milioni
Il tour sarà un business impressionante: oltre ai ricavi da tour, Noel e Liam hanno firmato un accordo multimilionario con Warner per sfruttare la loro immagine su una vasta gamma di prodotti ufficiali. Verranno ristampati i dischi del repertorio e una gamma di gadget praticamente immensa.
La cifra stimata è di 20 milioni di sterline: ma è notevolmente approssimata al ribasso.
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Non solo: i fratelli hanno anche registrato presso l’Intellectual Property Office la famosa foto in bianco e nero dell’annuncio del tour, per bloccare ogni tentativo di contraffazione.
“Hanno già iniziato a lavorare su un’ampia linea di merchandising, e prenderanno provvedimenti legali contro chiunque provi a vendere articoli non autorizzati con la loro immagine”, ha chiarito l’addetto stampa della band al Sun.

Oasis, Nessuna intervista congiunta
Nonostante la tregua, Liam ha precisato che non rilasceranno interviste insieme: “Non vogliamo affrontare i media, temiamo domande intrusive e che provino a minare il nostro rapporto”, ha dichiarato il cantante su X.
Noel invece ha parlato con l’ex fotografo dell’NME Kevin Cummins, suo amico, in occasione della presentazione del libro Oasis: The Masterplan, e si è lasciato andare a qualche riflessione musicale: “Posso scegliere più di una canzone preferita? Direi Supersonic, Some Might Say, Live Forever e Rock’n’Roll Star”.
Intanto, secondo indiscrezioni, i fratelli hanno fondato una nuova società, la Uprise North Limited per produrre un documentario sul tour. Si ipotizza un progetto indipendente, svincolato da piattaforme esterne, per avere pieno controllo creativo.
Un contratto a prova di lite
Visti i precedenti, gli organizzatori hanno previsto un sistema di pagamento a prova di rottura. Liam e Noel riceveranno il compenso solo dopo ogni singolo concerto. Il contratto è del tipo “guarantee vs percentage”: ovvero, minimo garantito con un altissimo premio di produzione. I fratelli si divideranno 3 milioni di sterline a serata, ma se gli incassi superano il 90% del previsto – e la cosa è scontata considerando che i biglietti sono esauriti ovunque – la quota sale fino a 5 milioni.
I ricavi resteranno bloccati in un conto escrow neutrale, non accessibile finché lo show non sarà concluso e rendicontato.